Carnevale alla Pignasecca: la pizza diventa un cappello

bell e kavr

O’ cappiell ‘e Pulecenella

La proposta carnevalesca di “Bell e Kavr”

     Mancano pochi giorni al Carnevale e Bell e Kavr (la pizzeria e rosticceria che pochi mesi fa ha aperto i battenti a Napoli in zona Pignasecca, precisamente in via Portamedina 7) ha trasformato il disco di pasta in un cono chiamato “O’ cappiell ‘e Pulecenella”.

O' cappiell 'e Pulecenella fritto

     Prima fritto e poi infornato (per aumentarne la friabilità), può essere farcito in diversi modi: dalla margherita alle varianti bianche, fino al “gusto Alessandro” con provola, mortadella, crema e granella di pistacchio di Bronte.

Il locale

     A Napoli l’offerta gastronomica dei locali – soprattutto quelli ubicati nel centro storico – è quasi sempre inversamente proporzionale alla grandezza degli stessi: posti piccolissimi, equivalenti a poco più di una comune stanza, sono dei veri e propri laboratori del gusto ove menti creative sono continuamente a lavoro e “sfornano” (nel vero senso del termine) decine di idee che – opportunamente combinate – vengono concretizzate in centinaia di prodotti golosi.

bell e kavr

     Bell e Kavr è uno di questi: questo piccolo universo del gusto salta subito all’occhio per il colore verde acceso del logo dell’insegna, poi ripreso anche nelle finiture dell’ingresso. Subito l’attenzione si sposta sulla vetrina colma di squisitezze: frittatine per tutti i gusti (notevoli quella con i friarielli, quella con la zucca e lo speck e quella farcita col salame Napoli e il crocchè), calzoni (fritti e al forno), arancini, pizze a portafoglio, la classica “Frittata ‘e maccarune”, la pizza fritta…

Ma non è finita qui!

     Ci sono due “opere d’arte” che meritano una menzione a parte: il “Pignatiello” e “O’ cappiell ‘e Pulecenella”.

     Alla base di entrambi c’è l’impasto della pizza, che il giovanissimo pizzaiolo Alessandro Borella fa lievitare per oltre 48 ore. Il primo viene plasmato dalle mani di Alessandro a mo’ di “pignatiello”, il secondo invece assume la forma di un cono che viene prima fritto e poi passato al forno (per elevarne il grado di croccantezza).

bell e kavr

     Per le farciture non vengono posti limiti alla provvidenza: si può scegliere quella classica, con pomodoro e mozzarella, oppure una versione light con la scarola, od ancora una gourmet con provola di Agerola, mortadella, crema e granella di pistacchio di Bronte.

     Dal forno di Bell e Kavr ogni giorno Alessandro sforna centinaia di pizze: dalle classiche (marina a margherita sono ovviamente le preferite) a quelle speciali (ad esempio quella al gusto “Alessandro”, oppure la pizza con tarallo sbriciolato, pomodorini del piennolo e mozzarella, od ancora la “San Gennaro” con pomodorini gialli, pomodoro, mozzarella e basilico).

bell e kavr

     Tutte farciture sono ideate da Alessandro e da Marilena Alberoni, “supervisor” di produzione, appellata nel quartiere come “Donna Sofia” per la sua beltà e la sua simpatia. Gli ingredienti adoperati sono di primissima qualità ed alcuni sono “fatti in casa”, come il pesto di pistacchio o il sugo alla Genovese.

Bell e Kavr
via Portamedina, 7
Zona Pignasecca, Napoli
FB: Bell e Kavr
Hastag: #bellekavr

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