La pizza Carpaccio di Lievità

C’è una sottile linea di connessione affettiva che è sempre intercorsa tra me e il gorgonzola.

     Formaggio DOP inesorabilmente milanese, non è mai mancato nel frigorifero dei miei genitori napoletani, “importato” da mio padre il quale ne consumava con grande appetito porzioni generosissime.

     Non ho potuto far altro, quindi, che omaggiare le mie atipiche tradizioni sovra-regionali e lasciarmi sedurre dalla “Carpaccio” di Lievità, la proposta più cara della nota pizzeria gourmet della Milano bene, condotta dai talentuosi polpastrelli del bravo Giorgio Caruso.

     Oltre al gorgonzola piccante DOP, carpaccio di manzo affumicato, gherigli di noci, rucola fresca e uno splendido fiordilatte di Agerola.

Il primo impatto con la pizza è contraddittorio

     Visivamente spettacolare, la guardi pensando: “ma non avrò esagerato?”. La risposta è no. Il carpaccio di manzo è sottile, sottilissimo, e si unisce al gorgonzola in un’amalgama perfetto. Il fiordilatte addolcisce il palato, rendendo il boccone succulento. La rucola e le noci rimbalzano croccanti durante la masticazione, insaporite dalla glassa balsamica di Modena IGP.

     È una pizza straordinaria, con materie prime di qualità superiore. E l’impasto? Uno dei migliori di Milano in questa categoria. Farina 1 Molino Quaglia idratata oltre il 65%, lievitazione di 48 ore. Appena lontano dalle suggestioni veraci di una pizza napoletana tout-court, ma scioglievole e morbido.

     Nonostante il tripudio di ingredienti e di accostamenti, la digeribilità è ai massimi livelli. Se la parola “gourmet” ha ancora un senso, questa è la pizza gourmet più buona di Milano.

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