100 Anni di Mulino Caputo

100 Anni di Mulino Caputo

100 Anni di Mulino Caputo

Il Mulino Caputo, storico simbolo dell’arte bianca napoletana, celebra i suoi primi 100 anni con una serie di iniziative che uniscono tradizione e innovazione.

Fondato nel 1924 da Carmine Caputo senior, tornato dagli Stati Uniti per avviare la sua attività a San Giovanni a Teduccio, il Mulino è oggi un punto di riferimento globale per la produzione di farine di alta qualità.

Per festeggiare questo importante traguardo, l’azienda ha lanciato un nuovo logo e un Premio d’arte dedicato ai giovani talenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Un modo per guardare al futuro, valorizzando la creatività e il legame con il territorio.

Il Premio Caputo celebra il connubio tra arte contemporanea e gastronomia napoletana. Nato dalla collaborazione tra Mulino Caputo, Valore Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Banco di Napoli e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, il concorso ha invitato i giovani artisti a creare opere ispirate alla storia del mulino e al ricco patrimonio gastronomico di Napoli.

La prima edizione del Premio si è conclusa con una mostra alla Fondazione Banco di Napoli (Via dei Tribunali) dal 25 ottobre al 25 novembre 2024. Le opere esposte esplorano il tema Arte e Cibo attraverso diverse tecniche artistiche:

  • Scultura

  • Pittura

  • Video

  • Fotografia

  • Installazioni multimediali

Il focus centrale sono i tradizionali “vasci” napoletani, luoghi simbolo della cucina popolare e collettiva.

Ecco i vincitori della prima edizione del Premio Caputo:

  1. Collettivo Error 207 con l’opera “Eco”:

    • Rappresenta l’impegno del Mulino Caputo verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica.

  2. Biagio Salvati con “Sacro Caputo”:

    • Celebra la Spiga come simbolo sacro dell’identità aziendale.

  3. Luyao Wang con “La pizza della mamma”:

    • Esprime il legame affettivo universale attraverso la pizza, simbolo internazionale di tradizione e famiglia.

  4. Menzione speciale a Ylenia Rongo con “Scannerizzami”:

    • Denuncia le aberrazioni sociali contemporanee con uno sguardo critico e provocatorio.

Dopo la mostra alla Fondazione Banco di Napoli, le 28 opere entreranno a far parte della collezione Caputo-Art, custodita nel nuovo stabilimento aziendale a Ripalimosani, in Molise. Questa sede accoglierà anche gli archivi storici di Mulino Caputo e farà parte del circuito nazionale Museimpresa di Assolombarda e Confindustria.

Con queste iniziative, Mulino Caputo non solo celebra il suo passato, ma investe nel futuro della cultura, dell’arte e delle nuove generazioni. Come afferma Antimo Caputo, Amministratore Delegato dell’azienda:

“Napoli è un vulcano di idee ed emozioni. Solo i giovani, con il loro sguardo innovativo, possono raccontare questa città e i suoi valori. Grazie a queste opere, il nostro sogno si è realizzato.”

Un secolo di tradizione, arte e farina di qualità che continua a portare il Made in Naples sulle tavole di tutto il mondo.

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