Memorial Frank Rizzuti. I lucani e gli amici non dimenticano.

“E’ finito”, “e’ passato”, “è scomparso”, “ci ha lasciati”.
Tutte medesime espressioni per dire che qualcuno che conoscevamo non lo vedremo più.
Parole che nel delineare una perdita, una mancanza, in maniera più sottile ci lasciano tragicamente intendere che chi è morto inesorabilmente, con il passare del tempo, sarà solo un sempre più flebile ricordo, poiché la sua assenza stessa rappresenta in se l’annullamento di quella persona, e con il tempo un ricordo lontano per pochi.
Il suo “non essere” la lenta sua sparizione dal nostro mondo dei vivi e l’inesorabile trascorrere del tempo lo renderanno sempre più dimenticato. morto.
Il ricordare, con costanza, con metodo e per il piacere di farlo è forse l’unico modo per far si che quella persona non cada nel “nulla” della morte, nell’inesistente.
Il 17 marzo alle 20.30 l’Unione Cuochi Potentini con l’Unione Regionale Cuochi Lucani (URCL) e la Federazione Italiana Cuochi (FIC), prendendo a pretesto l’elezione dei propri rappresentanti del direttivo e del suo Presidente, terminerà i lavori con un Memorial dedicato a Frank Rizzuti che per l’Unione c’è sempre stato, senza se e senza ma, fieramente potentino prima e lucano poi.
Chi avrebbe potuto farlo se non loro?
E lo farà attraverso una cena dove a preparare ogni singola portata in cucina si alterneranno altri suoi amici.
Accanto ai Cuochi potentini saranno nella cucine anche i suoi amici Vitantonio Lomabrdo, Angelo Sabatelli, Cristian Torsiello, Michele Tamburrino e Vito Mollica, nonchè molti altri a fare da Secondo o Comì a questi. Sei Chef a portata di Frank.
Tutti i suoi amici, quelli veri, quelli che nel silenzio di questi circa 13 mesi lo hanno ricordato, lì tra fuochi, padelle e pentole a dimostrare che se si ricorda non si muore per sempre.

Ci sarò anche io. Tra sala e cucina.

di Giustino Catalano

Memorial-Frank

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