Aceto balsamico, il governo chiede la procedura di infrazione contro la Slovenia

Il governo italiano ha chiesto l’attivazione della procedura d’infrazione contro la Slovenia a tutela dell’Aceto balsamico di Modena Igp.

Dopo mesi di attesa e di pressioni del Consorzio di tutela, l’Avvocatura dello Stato ha ufficialmente ricevuto l’investitura a procedere per tutelare l’Aceto balsamico di Modena Igp dal tentativo della Slovenia, risalente a più di un anno fa, di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto e, quindi, di concederne l’utilizzo anche a chi produce aceto entro i patrii confini. Per autorizzare la produzione nazionale, il governo sloveno aveva notificato alla Commissione europea la norma tecnica approvata a livello nazionale e quest’ultima, in assenza di contestazioni da parte di Bruxelles, era entrata in vigore a luglio del 2021.

Il Consorzio per la tutela dell’Aceto balsamico di Modena si dice finalmente soddisfatto: la procedura è importante, si legge in una nota, per tutelare «una volta per tutte non soltanto l’Aceto balsamico di Modena Igp, ma l’intero sistema delle Dop e delle Igp, che avrebbe potuto trovarsi verosimilmente a rischio se la linea della Slovenia, che di fatto ha trasgredito un regolamento europeo, non fosse stata impugnata per ristabilire l’ordine giuridico delle cose e dunque si fosse lasciato correre quello che si presenta come un pericoloso precedente». Consentire infatti l’utilizzo delle indicazioni protette come se si trattasse di indicazioni generiche, infatti, aprirebbe una breccia su tutto l’impianto europeo di tutela delle denominazioni protette, dal “grana” al “parmigiano”.

Il primo passo dopo l’attivazione della procedura d’infrazione sarà una fase di consultazione presso la Commissione Ue a cui farà poi seguito, qualora si rendesse necessaria, l’azione presso la Corte di Giustizia europea.

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