Albatrellus pes-caprae (più comunemente conosciuto come “piede di capra” o “fungo di pietra”)

Albatrellus

Oggi parliamo di un fungo poco conosciuto ma di ottima qualità; si tratta di un fungo dal cappello carnoso, irregolare ed eccentrico, con il gambo laterale rispetto al cappello di colore bruno o marrone scuro, squamato su tutta la superficie del cappello. La parte sottostante presenta innumerevoli tubuli bianchi decorrenti, gambo gobboso ed irregolare. La carne si presenta bianca o gialla, soda e compatta priva di odore e dal sapore di nocciola.

piede di capra

Fungo saprofita (ovvero che si nutre di materia organica sia vegetale che animale in decomposizione), cresce nei boschi di conifere e latifoglie, spesso in gruppi dall’estate a tutto l’autunno; molto diffuso nei boschi di conifere ad ago lungo sempre con presenza di abbondante humus e quindi con presenza di legno marcio. Poco conosciuto e difficilmente scambiabile con esemplari simili velenosi.

L’unico simile, velenoso, è il “polyporus cristatus”, coriaceo ed immangiabile.

polyporus cristatus

Si presenta anch’esso di forma gobbosa ed irregolare con una colorazione marrone chiaro, ma al tatto risulta duro e legnoso.

Come dicevo l’Albatrellus è un fungo poco conosciuto e difficile da trovare, anche se in Piemonte e Lombardia è più diffuso. Nelle regioni del centro sud molti lo ignorano, tranne in Calabria dove è soprannominato il fungo di pietra per via del suo aspetto. Quindi fungo dall’aspetto curioso, ma davvero ottimo!

albatrellus

È un fungo che si presta bene ad essere consumato crudo ad insalata o conservato sott’olio; affettato finissimo per renderlo meno duro, lo si condisce con olio crudo, sale, limone, pepe e scaglie di parmigiano.

Oppure come abbiamo accennato si presta bene per essere conservato sott’olio dopo una bollitura in acqua e aceto con olio aromatico, alloro e peperoncino.

Buona passeggiata

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