Alla Scoperta Del “Lametia Dop”

L’olivicoltura nell’area di produzione dell’olio extravergine di oliva Lametia DOP ha origini molto antiche. Il termine Lametia indica l’area geografica che nel periodo della Magna Grecia era definita Laconia. La storia di Lamezia comprende essenzialmente quella di 3 piccoli paesi (Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia Lamezia) che trovano nel Medioevo il loro periodo di fulgore. La leggenda vuole comunque che la ninfa Ligea sia stata sepolta proprio in questo territorio. Secondo alcuni storici, inoltre, Nicastro, sarebbe una delle città più antiche d’Italia essendo stata fondata da Askenaz, pronipote di Noè, quando questi si spostò dall’Armenia. La cittadina fu attiva anche in epoca bizantina. Sin dal dopoguerra, la meccanizzazione e la specializzazione delle risorse impiegate nell’olivicoltura, hanno reso questo settore una voce trainante dell’economia della zona. L’introduzione di tecniche di coltivazione moderne ha consentito un notevole sviluppo della produzione di olio, registrato a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, che ne ha fatto una delle attività più importanti per il settore agricolo locale. Il Lametia (DOP) è un olio d’oliva a denominazione di origine protetta, secondo la norma europea Reg. CE n. 2107/99 (GUCE L.258 del 05.10.1999). Solo l’olio d’oliva prodotto secondo le regole raccolte nel disciplinare di produzione può fregiarsi del marchio. L’olio “Lametia” deve essere ottenuto con olive della varietà Carolea in misura non inferiore al 90%. Le altre specie sono pochissime e vengono utilizzate come piante impollinatrici.

La produzione

L’olio Lametia viene prodotto mediante la spremitura di olive sane, raccolte nei territori della piana di Lamezia a partire dall’inizio dell’invaiatura ed entro il 15 gennaio di ogni anno. Per tale operazione sono ammessi dal decreto solamente processi fisici e meccanici che conservino il più possibile le caratteristiche originarie del frutto. I passaggi del sistema produttivo, seguenti alla raccolta (che deve avvenire in tempi brevi al giusto grado di maturazione), sono: selezione dei frutti sani, lavaggio, defoliazione, eliminazione dei corpi estranei, molitura, gramolazione e separazione. Le olive devono avere una resa massima in olio non superiore al 20% e la produzione massima non può superare le 13 tonnellate per ettaro negli oliveti specializzati.

Le caratteristiche

L’olio extravergine di oliva Lametia DOP presenta colore da verde a giallo paglierino, odore fruttato leggero e sapore fruttato delicato. L’olio extravergine d’oliva Lametia DOP si caratterizza per un livello di acidità massima totale di 0,5 g per 100 g di olio, un punteggio al panel test maggiore o uguale a 6,5 e un livello di polifenoli totali maggiore o uguale a 170 ppm.

La conservazione

La conservazione del Lametia deve avvenire in luoghi freschi e asciutti, lontani da fonti di calore. Anche la temperatura deve essere controllata, e deve essere compresa fra i 14 e i 20 °C. In tali condizioni il prodotto può mantenere le sue qualità inalterate per oltre 18 mesi. Inoltre, le basse temperature possono portare l’olio al congelamento: in questo caso è sufficiente riportare il recipiente in cui è conservato l’olio a temperatura ambiente.

L’impiego in cucina

L’olio d’oliva Lametia è impiegato prevalentemente per accompagnare grigliate di pesce e carne o verdure bollite e insalate, oltre che piatti tradizionali della cucina calabrese e italiana in genere.

Il Consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva DOP Lametia

Il Consorzio di Tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva DOP Lametia è stato costituito nel 2000 dai titolari di alcune aziende agricole di dimensioni medio-piccole (da 40 a oltre 100 ettari) allo scopo di promuovere l’olio E.V.O. DOP Lametia. Dopo un periodo di scarsa attività, si riaffaccia, nel 2010, in modo del tutto rinnovato e concreto nel panorama delle realtà produttive calabresi con l’ambizione di guardare anche oltre i confini regionali e nazionali, proponendosi non più solo come aggregazione di realtà produttive, ma come attore, ambasciatore e garante del territorio, della sua qualità e del suo futuro, o almeno di una parte importante di esso. Il Consorzio è considerato anomalo nella sua categoria, in quanto non è presente una struttura centrale di riferimento e raccolta di olive per la molitura (frantoio consortile), ma ogni azienda, tranne per qualche eccezione, molisce le sue olive direttamente nel suo frantoio. Chi non possiede una struttura adeguata alla molitura viene “ospitato” dal socio più vicino. L’obiettivo principale del Consorzio è quello di puntare sulla comunicazione, non tanto e non solo come logica di spinta commerciale dei suoi prodotti, quanto e soprattutto nella direzione della valorizzazione di un intero territorio di cui l’olio di qualità è espressione importante sia da un punto di vista economico che sociale e culturale. Infatti, organizza frequentemente eventi di promozione territoriale che sono improntati sulla diffusione della “conoscenza” delle certificazioni di Qualità (D.O.P., I.G.P., BIOLOGICO) e sull’importanza della consapevolezza alimentare, favorendo un consumo più critico. Attualmente il presidente del Consorzio è Francesco De Lorenzo, il quale ha accettato con entusiasmo questa sfida, sia per il legame profondo della sua famiglia con l’agricoltura, sia per la voglia di portare in alto il nome della Calabria olivicola.

Giusy Sgrò

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