Il Valdobbiadene DOCG Brut di Col Vetoraz è abbinato a un Cuore di Baccalà in olio cottura, con latte di mandorla al ginepro e bieta colorata. Il Valdobbiadene DOCG Brut è stato scelto perché la maggiore secchezza data dal brut, che ha un buon indice di rotondità, sposa perfettamente la sapidità tipica di questo pesce. È un vino proveniente dai vigneti di collina esposti a ponente; è asciutto e intenso, dal perlage fine e persistente, spuma cremosa e gusto privo di spigolosità ma delicatamente profumato. Ecco la ricetta del cuore di baccalà in oliocottura per 4 persone dello chef Stefano Vocaturo
Baccalà in oliocottura e Prosecco di Valdobbiadene
- 600 gr baccalà dissalato
- 1 lt olio d’oliva evo
- 250 ml latte di mandorla
- 6 bacche ginepro
- 300 gr bieta colorata
- qb lamelle di mandorle tostate
- qb sale
- qb pepe
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Versare in un pentolino il latte di mandorla con le bacche di ginepro. Portarlo a bollore lasciandolo in infusione per almeno 20 minuti.
Tagliare il filetto di baccalà in 4 tranci. Versare l’olio in una pentola dai bordi alti e portarlo a 60-65 °C.
Immergervi i tranci per 15 minuti senza mai aumentare la temperatura.
Mondare la bieta colorata e sbollentarla per circa 7 minuti in acqua leggermente salata; terminare la cottura in una padella calda con un filo di olio evo e uno spicchio d’aglio in camicia.
Impiattare il baccalà dopo averlo tamponato dell’olio in eccesso in una fondina, versare il latte di mandorla, qualche scaglietta di mandorla tostata e la bieta ripassata.
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.