Bere bene 2025, guida Gambero Rosso ai migliori vini

Bere bene 2025, guida Gambero Rosso ai migliori vini

Bere bene 2025, guida Gambero Rosso ai migliori vini

Presentata a Roma nella prestigiosa sede di palazzo Brancaccio la nuova Guida di Gambero Rosso dove sono premiati i vini che, rispettando alti livelli di qualità, offrono al consumatore anche la possibilità di non spendere troppo alla cassa.

Racconta Lorenzo Ruggeri, Direttore del Gambero Rosso: “Di edizione in edizione, questa Guida ha saputo assicurarsi una fetta di pubblico sempre più larga, attenta e competente. L’accessibilità del vino italiano è il vero tema del momento, i prezzi sono cresciuti tanto e hanno finito per allontanare una fascia giovane di pubblico. Per fortuna, […] possiamo ancora trovare eccellenti bottiglie sotto i 20 euro in tutte le regioni”.

I vini premiati sono ben 937, e la Guida, che giunge alla sua 34° edizione, è davvero la piena dimostrazione di come l’Italia, a differenza di altri paesi a vocazione enologica, offra ottimi vini per ogni fascia di prezzo.

Vi proponiamo i nostri assaggi che hanno seguito l’intuito del momento e sono sembrati degni di nota.

Carme, Capriano del Colle Doc, 2022, San Michele, siamo in Lombardia a sud di Brescia, un’azienda che già conoscevamo per il suo Marzemino, un rosso versatile e piacevole.

Carme è Marzemino al 50%, Merlot al 40% e Sangiovese al 10%, offre un colore rosso rubino brillante, al naso fresco e fruttato, in bocca mantiene le note fruttate, un finale lungo e appagante. Vino elegante e pronto.

Nebbiolo d’Alba Doc, Mompissano, 2022, Cascina Chicco, fermenta in acciaio e poi affina un anno in tonneau dove svolge la malolattica.

Al naso frutta rossa, liquirizia e vaniglia, il sorso è complesso e lievemente speziato.

Roero Arneis Docg, Riserva Perdaudin, 2022, Angelo Negro.

Vino bianco intenso, al naso bouquet di fiori bianchi, acacia, fiori di arancio, pera.

In bocca esplodono freschezza, ottima l’acidità, minerale intenso.

L’azienda è una delle più note del Roero a Monteu Roero, copre 45 ettari di vigneto e integra perfettamente modernità e innovazione con la tradizione.

Custoza Superiore Doc, Cà del Magro, Monte del Frà 2022, in questo vino parla il vigneto che vanta ben 55 anni e li esprime tutti in questa magnifica bottiglia.

Un vino che può invecchiare benissimo grazie alla sua forza di acidità e complessità che lo caratterizzano.

Da uve Garganega, Trebbiano Toscano, Cortese e Incrocio Manzoni.

Al naso offre una varietà infinita di frutti bianchi, dalla mela golden al mango, aggiungendo anche note speziate lievi e camomilla. Al gusto molto asciutto e sapido, grande ampiezza di sorso.

Santa Maddalena Classico 2022, Eberlehof – Zisser, questo vino molto classico affina in botti di rovere per 8-10 mesi, all’olfattiva è molto ampio, al gusto varia da fiori rossi a frutta poco matura, avvolgente al palato grazie a tannini ben svolti.

Un vino dalla bella acidità e persistenza. Santa Maddalena è da sempre sinonimo di altissima qualità.

Collio Doc, Malvasia 2023, Ronco dei Tassi, un vino molto profumato, tipico della zona da cui proviene, complessità in bocca mantenendo forte la mineralità.

Note fruttate persistenti al sorso che accompagnano una bella acidità.

Collio Friulano Doc, 2023, Muzic, autentica espressione del Collio, dai bei sentori di albicocca, frutto della passione e pepe bianco, al sorso è secco, vivace, dal corpo presente.

Una beva piacevolissima e persistente.

Per i rossi vogliamo consigliare il Primitivo di Manduria Dop, Il Rosso 2023, Vignaioli per Passione. Siamo a Manduria, questo vino è molto accattivante grazie alla sua leggerezza, alla fragranza di gusto, un rosso croccante e agile. Connotato da un naso fruttato e in bocca un lieve passaggio di spezie dolci, ha buona acidità sul finale e notevole persistenza. Suggerisce buon potenziale con il tempo alleato e unisce la tradizione con l’estro di un vino giovane e snello.

Omaggio alla Calabria con Cirò Doc Riserva 2021, Colli del Mancuso, Ippolito 1845, da uve Gaglioppo in purezza, un vitigno difficile ma caratteristico, ultimamente in grande spolvero. Le uve rimangono a maturare fino a metà ottobre, fa una lunga fase di macerazione sulle bucce, e infine matura in botti di rovere per almeno 12 mesi. Il bouquet è di marasca, prugna, spezie, vaniglia, in bocca è molto strutturato con un finale tannico evidente.

Terre di Cosenza Doc, Pecorello 2023, Tenuta Sposato, l’azienda è giovanissima e questa varietà è stata una bella scoperta. Il colore è giallo paglierino, al naso note delicate di frutto bianco, con sfumature iodate, in bocca l’ingresso è dolce e pieno, avvolgente e lungo al sorso, molto piacevole.

Per la Sardegna consigliamo Carignano del Sulcis G, 2022, Cantina Giba, tipico Carignano, fruttato speziato, lungo, avvolgente con finale salino.

Magnifico Carignano del Sulcis Doc, Nur 2022, Sardus Pater, vino inconfondibile, lungo.

Dai tipici terreni sabbiosi di Sant’Antioco, matura in acciaio e affina in bottiglia, il rosso rubino è luminoso, abbiamo in bocca ciliegie, ribes, mirtilli, la nota salmastra del mare inconfondibile, finale tonico, sapido e fresco.

Per il Lazio Igt Lazio SangioveseTesham 2019, Terre di Marfisa, un’azienda da noi molto amata, siamo a Farnese, nell’alto Lazio, una zona vulcanica vocata alla viticoltura.

Il rosso è rubino con riflessi granato, al naso ha variatele di frutta rossa matura, in bocca regala molta struttura e finale persistente.

L’annata è iconica.

Abruzzo Pecorino Superiore, 2022, Pesolillo, da uve coltivate sulle colline affacciate sull’Adriatico, ha note aromatiche di fiori bianchi come gelsomino e camomilla e poi spezie mediterranee.

Salino e minerale al gusto.

Magnifico assaggio quello di Tintilia del Molise, 2023, Tenimenti Grieco.

Chiamato 200 metri per indicare l’altitudine minima per rientrare nel disciplinare come “uve di alta collina”, da cui viene questo vino fuoriclasse.

La vinificazione si svolge in acciaio, ha note fragranti di ciliegia e marasca, in bocca è molto morbido con tannini avvolgenti.

La persistenza finale si arricchisce di note di pepe bianco e spezie.

Terminiamo con Leo Ripano, Cantina dei Colli Ripani, Offida Docg Rosso, 2020, da uve Montepulciano e Cabernet Sauvignon, fa affinamento in barrique, sull’etichetta notiamo il simbolo di Ripatransone, un leone guida fiero e affidabile.

Il colore è rosso rubino intenso, al naso esprime note calde di vaniglia, in bocca ha molta persistenza con tannini equilibrati.

Vincitore di parecchi premi seduce con un sorso molto avvolgente.

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