Capodanno a casa no… ma se fosse a Casa di… perché no?
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Capodanno a casa no… ma se fosse a Casa di… perché no?
Dopo un Natale magari domestico che la notte di Capodanno sia fuori, o magari a Casa di…
Ecco tre location originali.
La dimora seicentesca di una principessa per un ristorante intimo ed elegante dalla cucina gourmet come Adelaide; oppure la Casa di Donizetti a Roma per un bistrot eccentrico come il Don Pasquale.
O addirittura una scelta insolita che premierà i golosi magari un po’ alternativi, un palazzo rinascimentale costruito per essere la dimora di Enrico VIII quando passava da Roma, per una pizzeria come VICO Pizza&Wine.
Il Ristorante ADELAIDE a Roma,
un feeling fuori dagli standard nella dimora della Principessa in un’ala di Palazzo Borghese, un altro modo di essere ristorante
A Roma la sorpresa è sempre in agguato, proprio come varcando l’ingresso riservato, quasi segreto, di ADELAIDE nella defilata via dell’Arancio, anticamente vicolo del Melangolo, a due passi dal Tevere.
Un vicolo quasi, una piccola porta discreta nella quale passare attraverso e scoprire un piccolo universo che non ti aspetti nel quale il tempo sembra essersi fermato.
Siamo nell’ala est dell’imponente Palazzo Borghese, considerato per la sua architettura una delle “quattro meraviglie di Roma”, il cosìddetto cembalo per via della sua forma.
Al suo interno nell’hotel Vilòn, il Ristorante Adelaide, sala da pranzo con una tavola molto charmant.
Questa ala, conosciuta come la “casa annessa al Palazzo Borghese”, diviene nel 1841 per volere della Principessa Adelaide Borghese de la Roche Foucauld, moglie del Principe Scipione Borghese, donna d’indole colta e generosa, Prima Scuola per Fanciulle Povere con il sogno di “educare quelle bambine meno fortunate a quell’onestà di modi, atti e pensieri che le avrebbe distinte per la loro eleganza”.
È un omaggio a lei il nome scelto per il ristorante. Un tributo alla grazia e all’accoglienza nel segno di un’eleganza senza tempo.
Mai così seducente come a Capodanno ADELAIDE. Con addobbi così belli e ricchi d’atmosfera è l’ideale per dare il benvenuto al Nuovo Anno e scambiarsi gli auguri.
Quasi un secret restaurant gastronomico con Chef Gabriele Muro; una cucina gioiosa e sfavillante con un menu degustazione al profumo di mare.
Fragranze, profumi speziati, arancio e cannella nell’aria. Candele e lanterne in giardino, all’interno il grande albero addobbato con le palle di vetro scintillanti e i pacchi regalo coi nastri di velluto, le renne. Ed è subito magia.
MENU DI CAPODANNO
Aperitivo di benvenuto
Amuse bouche
Calamari arrosto, carciofi e mentuccia
Risotto ostriche, limone nero e finocchietto
Tagliolini astice, caviale e cipollotto
Sanpietro, friarelli e cachi
Panettone e zabaione a modo mio
Adelaide e In Salotto Ristorante & Bar
Via dell’Arancio 69 – Roma – tel. 06/878187
A Roma, in quella che fu per dieci anni la casa di Donizetti,
a due passi da Fontana di Trevi, DON PASQUALE, brio e golosità.
Nel cuore del theater district capitolino al ristorante come sulla scena ma con ironia.
Un bistrot chic ma con accenti pop
Sotto il grande lampadario a bracci l’atmosfera è quella delle grandi feste al DON PASQUALE dell’hotel Maalot, in via delle Muratte 78, a due passi da Fontana di Trevi: molto alto l’albero di Natale con tanti pacchi infiocchettati a terra, le candele accese in giro, le luci giuste, la musica che regala emozioni in quella che fu la casa di Donizetti ed ora è una location eccentrica e conviviale.
Un bistrot chic ma con accenti unconventional come lo Chef Domenico Boschi.
Passare la sera di Capodanno laddove ha vissuto per dieci anni uno dei massimi rappresentanti del Belcanto, è uno spunto intrigante; un’ispirazione, anche per lo chef. Una musica ricca di colori e sfumature, melodie composte, ritmi vivaci e trascinanti, e pause più riflessive. Come l’esperienza a tavola, appassionata e briosa, brillante come l’opera che dà il nome al posto. I piatti golosi e divertenti.
Il brio garbato contraddistingue anche il carattere di Chef Domenico Boschi, incline alla giocosità e all’allegria.
MENU DI CAPODANNO
Calice di benvenuto
Pane e burro salato
Tonno rosso, pappa al pomodoro e salsa verde
Crudo di scampi, gazpacho , misticanza e limone
Carciofo, baccalà e bottarga
Triglia in tempura e carote
Acquerello gamberi pompelmo e caviale
Fusilloni ajo ojo scorfano e alghe di mare
Rombo, cavolfiori e tartufo
Cioccolato , arachidi e lamponi
CHIUSURA DI MEZZANOTTE
Lenticchie e cotechino
Don Pasquale – Restaurant & Bar
Via delle Muratte 78- Roma – tel. 06/878087
VICO Pizza&Wine dove il pop e la grande bontà della pizza si intrecciano alla grande bellezza.
Soffitti affrescati, lo stemma di Enrico VIII tra le grottesche, e un magnifico forno a legna in mosaico vietrese. Arredi liberty e opere d’arte come la Partenope in terracotta di uno dei più noti ceramisti partenopei.
Ma soprattutto una pizza eccellente, fresca dei 3 Spicchi Guida Gambero Rosso 2025.
Merito di CIRO DE VINCENZO. Pizzaiolo talentuoso e giovane, anni 31, nato nei Quartieri Spagnoli, Ciro ha cominciato a mettere le mani in pasta nel ristorante pizzeria del nonno a 14, mentre ancora andava a scuola.
Un’attenzione maniacale all’impasto, il rigore scientifico nel controllo dell’umidità, dell’idratazione, nel rapporto tra gli ingredienti e i tempi di miscelazione, e l’assoluta calibratura dei tempi e della tecnica di lievitazione. Ma soprattutto grandi virtù artigianali e manualità felice nella stesura.
Un vero rito a scena aperta, anche esso a beneficio dei commensali ammirati da quella rapida acrobazia tra dito, dorso, rollio e schiaffo.
Il risultato è una pizza tenace e morbida al tempo stesso che dopo un minuto o poco più di forno a legna ad alte temperature regala quel disco dorato con un cornicione soffice, dal profumo inconfondibile, dalla consistenza carezzevole e un lieve effetto crunch per un gusto finale così leggero che fa venire voglia di un bis.
Subito dopo il piccolo benvenuto arrivano i fritti di straordinaria digeribilità e morbida croccantezza, con quattro farciture di Piscitielli (calzoncini fritti a forma di cornetto porta fortuna) e le immancabili Montanarine (piccole pizze fritte) condite in quattro modi diversi.
Ventuno le pizze in carta, tra le tradizionali e le creative con abbinamenti originali e talvolta estrosi, e un calzone, il classico napoletano.
Ideale la sera di Capodanno in particolare è metterle al centro e condividerle scegliendo tra tradizione e pizze special. Come nel caso della Diavola, oppure la Siciliana o la Genovese di tonno.
Grandi classici partenopei e leggere rivisitazioni piene di allegria anche alla vista nella Carta dei dessert curata dalla giovane Sofia allieva del Maestro Pasticciere, nonché campione del mondo di pasticcieria, Ciro Chiummo che supervisiona il tutto. A Capodanno immancabile la Coccinella, il signature che porta fortuna.
Ampia la scelta dei vini tra spumanti e champagne. E oltre venti cocktail in abbinamento alle pizze firmati Salotto 42, indirizzo eccellente della mixology.
Da VICO l’atmosfera è gioiosa, alla mano, pur stando dentro un palazzo del Cinquecento, e il servizio molto ospitale e disinvolto. Ed ecco anche perché da VICO ci si alza da tavola divertiti. Tanto più a Capodanno!
VICO Pizza&Wine
Piazza Rondanini 47 – Roma- tel.O6/87809501