Che facciamo con il mosto? Le ciambelle!

È tempo di vendemmia!
E allora: ciambelle al mosto cotto… un nome un programma!
Si tratta di una tipicità dei Castelli Romani, in particolare di Marino. E’ una zona, quella dei Castelli, a cui sono particolarmente affezionato, ci ho bazzicato per dieci anni della mia vita, quelli in cui lavoravo a Frascati per pagarmi gli studi all’università, che fatica, ma che bel periodo!
Le ciambelle sono nei miei ricordi.
Pare che la ricetta originale risalga ai tempi di S. Francesco in visita a una sua discepola di Marino.
Per quanto mi riguarda, nessuna santa visita e neanche a Marino, la ricetta mi è stata ispirata da Lucilla, una cara amica di Ciampino, siamo in zona eh, che ogni anno di questi tempi sforna queste delizie.
L’ingrediente principe è il mosto cotto, ovviamente, e avrei dovuto prepararlo a partire da dell’uva matura, ma, si sa, se non cambio le cose non sono contento.
Devo sempre localizzare le ricette che trovo in giro adattandole agli ingredienti a me più familiari.
E allora, dalle mie parti, “mosto cotto” vuol dire “sapa”!
Che però è molto più concentrata di quello che servirebbe per la ricetta originale e quindi ho dovuto diluirla.
Ho aggiunto poi alcuni aromi non previsti ma che mi ispiravano e devo dire che il risultato ha soddisfatto i miei giudici più severi: i miei figli 😀 .
Il gusto è eccellente, il profumo inebriante e con questa ricetta vengono decisamente soffici.
Provatele e, se non avete la sapa, non importa, preparate il mosto cotto 😉 .

Ingredienti

Farina tipo 1 forte: 1000 gr
Sapa: 250 gr
Acqua: 350 gr
Pasta madre rinfrescata due volte: 250 gr
Olio di germe di mais Bio: 120 gr
Zucchero di canna (muscovado possibilmente): 120 gr
Sale: 15 gr
Scorza di un limone
Cannella: un cucchiaino

Per la glassa:

Zucchero a velo: 100 gr
Vaniglia: un cucchiaino di estratto
Scorza di mezzo limone

Procedimento:

Partite da un Lievito Madre in perfetta forma, rinfrescatelo almeno due volte prima di iniziare! Diluite la sapa con l’acqua, scioglieteci il lievito madre, unite la farina e iniziate a impastare, unite a più riprese olio e zucchero, infine il sale e gli aromi, appena raggiunta l’incordatura, unite l’uvetta fatta rinvenire nell’acqua tiepida. Mettete a lievitare in una ciotola leggermente unta e coperta, a causa della sapa, ci metterà parecchio tempo, almeno una notte, ma forse addirittura un giorno, ma non vi preoccupate, prima o poi parte. Al quasi raddoppio dell’impasto, dividete in pezzi da 120 gr, arrotondate leggermente e fate un buco al centro, mettete a lievitare su carta forno. Al raddoppio, infornate a 180°C in modalità statica e con vapore. Cuocete per mezz’ora circa, appena pronte, sfornatele, spennellatele della glassa preparata sciogliendo lo zucchero in acqua bollente e, alla fine, aggiungendo limone grattugiato e vaniglia. Lasciate raffreddare e gustate: uno spettacolo!

Se avete dubbi o domande, venite a trovarmi sulla mia pagina .

di Stefano Pibi

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