Come portare il mondo in tavola: il curry di verdure.
Il curry, nella sua forma più semplice, è un piatto che attraversa confini, adattandosi a culture, climi e cucine locali. Quello che vediamo in questa immagine è un curry di verdure servito con riso basmati: un piatto completo, vegetale, aromatico. Un cibo che racconta viaggi e incontri, ma che oggi possiamo preparare a casa senza difficoltà, con ingredienti facilmente reperibili e un po’ di curiosità.
Il termine “curry” non indica una ricetta unica. È una parola inglese, derivata probabilmente dal tamil kari, che significa “salsa” o “preparazione condita”. Più che un piatto, dunque, è un’idea di piatto: qualcosa di caldo, speziato, spesso servito con riso o pane. Si ritrova in molte cucine dell’Asia meridionale — India, Sri Lanka, Bangladesh, Nepal — ma anche in quelle del Sud-est asiatico, come Thailandia, Malesia, Indonesia. Ogni luogo ha le sue varianti, i suoi metodi, i suoi equilibri tra spezie e ingredienti freschi.
In India, ad esempio, non esiste un solo tipo di curry: il sabzi masala del nord è diverso dal sambar del sud, così come le tecniche di cottura e le combinazioni di spezie. Non esistono regole fisse, ma piuttosto consuetudini tramandate oralmente, adattamenti regionali e stagionali. È una cucina che si costruisce sul gesto e sull’olfatto, più che sulle dosi precise.
Uno degli elementi chiave di ogni curry è il masala, il mix di spezie. Anche qui, ogni famiglia ha la propria miscela, che può variare enormemente in composizione e proporzioni. Alcune spezie di base ritornano quasi sempre: cumino, coriandolo, curcuma, zenzero, peperoncino, senape, fieno greco, cannella, cardamomo, chiodi di garofano. Le spezie vengono tostate a secco per esaltarne gli oli essenziali, poi macinate finemente. Un buon garam masala – “miscela calda” – può contenere una decina di spezie diverse, ma nulla vieta di partire con tre o quattro elementi fondamentali.
Preparare il proprio curry in casa permette di controllare aromi, intensità, equilibrio tra dolce, piccante e amaro. E soprattutto di usare verdure fresche, legumi, radici e ortaggi di stagione. Non c’è bisogno di grandi abilità tecniche: il segreto sta nel soffritto iniziale con cipolla, aglio e zenzero, nella tostatura delle spezie, e in una cottura lenta che lasci amalgamare i sapori.
Il curry di verdure, quindi, non è solo un piatto speziato: è un modo di cucinare che si adatta, che ascolta, che accoglie ciò che abbiamo a disposizione. E porta in tavola un gusto profondo, ricco, ma sempre armonico.
Curry di verdure con masala homemade
Ingredienti: 1 cipolla; 2 spicchi d’aglio; 1 pezzo di zenzero fresco (2-3 cm); 2 carote; 1 patata; 100 g di cavolo cappuccio (o verza); 150 g di jackfruit al naturale (facoltativo); 400 ml di latte di cocco;1 cucchiaio di olio di cocco o di semi
Mix di spezie base (masala):1 cucchiaino di semi di cumino; 1 cucchiaino di coriandolo in polvere; 1/2 cucchiaino di curcuma; 1 pizzico di cannella; 1/2 cucchiaino di peperoncino (o paprika dolce se non si desidera piccante); sale q.b.
Procedimento:
- Trita finemente cipolla, aglio e zenzero. Soffriggili in olio per 5 minuti, finché diventano morbidi.
- Aggiungi le spezie, mescola bene e lascia tostare un minuto per sprigionare gli aromi.
- Unisci le verdure tagliate a cubetti e il jackfruit, mescola per farle insaporire.
- Versa il latte di cocco e un po’ d’acqua, copri e lascia cuocere a fuoco medio per 20-25 minuti, mescolando ogni tanto.
- Regola di sale, spegni il fuoco e lascia riposare 5 minuti.
- Servi con riso basmati o chapati e una spolverata di coriandolo fresco.
Cucinare un curry significa portare in tavola un po’ del mondo, adattato al nostro quotidiano. È un piatto che ci ricorda che il gusto nasce spesso dall’incontro: tra spezie, culture, gesti semplici fatti con attenzione.
Photo Credit: Francesca Luise