Cosa mangiare contro l’alito cattivo

Un italiano su due soffre di alitosi, conosciuto anche come alito cattivo. A dirlo è l’Associazione Igienisti Dentali Italiani (AIDI).

Quali sono le cause principali dell’alito cattivo? Esistono dei rimedi?

Tutti sanno che mangiare l’aglio prima di un appuntamento galante non è un’ottima idea. Così anche cipolle, porro, erba cipollina e tutti quegli alimenti buoni ma dall’odore pungente che provengono dalla famiglia degli “Allium”. Per essere digeriti questi cibi devono attraversare tutto il corpo ed essere eliminati col respiro affinché passi l’alito cattivo. L’odore dell’aglio addirittura può passare anche attraverso la pelle.

L’alitosi può essere anche un disturbo cronico causato dalle seguenti cause:

  • Scarsa igiene orale (il non usare il filo interdentale e/o il non spazzolare i denti e la lingua fa sì che rimangano delle particelle di cibo in bocca, alimentando il proliferare dei batteri). Trascurare l’igiene per lungo tempo può causare la nascita di placca e di disturbi gengivali che se trascurati possono portare alla caduta dei denti.
  • Fumo di sigaretta
  • Alcol
  • Bere poca acqua/Disidratazione
  • Semidigiuno/Digiuno
  • Effetti collaterali dovuti all’uso di farmaci
  • Dieta iperproteica/ipoglucidica
  • Stitichezza
  • Cattiva digestione (bruciore di stomaco, reflusso gastro-esofageo, disepatismo, disbiosi ecc.).

Fra le sostanze responsabili dell’alitosi, le più note sono:

–  metilmercaptano (gas incolore liberato da aglio e sostanze organiche in decomposizione);

–  tioli, solfiti, bisolfiti (comunemente presenti nella famiglia degli Allium);

– composti solfurei (ad esempio, solfuro di idrogeno).

Esistono dei cibi contro-alitosi?

Certo che sì!

Per combattere l’alitosi si possono mangiare:

  • MELE: Una mela combatte l’alitosi da aglio. Anche la Vitamina C e la saliva prodotta per mangiarla sono utili per tenere l’alito fresco.
  • CILIEGIE: Sia le ciliegie dolci che le amarene contengono antiossidanti-antinfiammatori. Le “antocianine” (pigmento rosso delle ciliegie e di altra frutta e verdura simil-colorata) in esse contenute aiutano ad eliminare il maleodorante gas metilmercaptano.
  • PERE: Se consumate non mature riducono sensibilmente l’alito cattivo dovuto al consumo di aglio. In genere, le pere possono essere efficaci per ridurre la produzione di muco (flegma), una delle cause dell’alitosi.
  • LATTUGA: La lattuga romana contiene più vitamina A e C rispetto alle altre varietà. Ha anche più fitonutrienti come luteina e zeaxantina (ottime per la salute degli occhi). In particolare, la lattuga romana ha una grande capacità di eliminare l’odore sgradevole del metilmercaptano.
  • LATTE: Il latte vaccino riduce l’odore di diverse sostanze maleodoranti, come tioli, solfiti, bisolfiti, presenti nei vegetali della famiglia Allium (aglio, cipolla, porro, erba cipollina).
  • YOGURT: Riduce il maleodorante gas solfuro di idrogeno grazie ai suoi batteri “buoni”– in particolare Streptococcus thermophilus e Lactobacillus bulgaricus – che per poter crescere vanno in competizione con i batteri “cattivi” responsabili dell’alitosi.
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Oltre ai cibi appena citati, sono ottimi contro l’alito cattivo anche avocado, albicocche, banane, cardamomo, cannella, frutti a bacca, pesche, prugne fresche e secche, funghi, melanzane, mirtilli, indivia, agave, basilico, menta piperita, miele e, purché non diventino un vizio, anche i chewing-gum.

Per evitare un alito dall’odore troppo intenso meglio evitare cibi speziati, zucchero, caffè, tè nero.

Rimedi efficaci contro l’alitosi

Ecco 4 rimedi efficaci per combattere l’alitosi:

  1. Spazzola 2 volte al giorno i denti e la lingua con un dentifricio al fluoro.
  2. Usa il filo interdentale tutti i giorni.
  3. Segui una dieta equilibrata e sana e limita gli snack dolci.
  4. Prendi appuntamento dal tuo igienista dentale e dal dentista 2 volte l’anno.

Piccolo consiglio:

Prima di andare a dormire, dopo aver lavato i denti con il dentifricio al fluoro, sciacqua la bocca con acqua (un bicchiere) e bicarbonato (un cucchiaino). Ciò abbasserà sia la carica batterica che l’acidosi notturna buccale.

Dott. Loreto Nemi

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