Enoturismo e DOP Economy, il focus di Terra di Lavoro Wines 2024
- Fosca Tortorelli
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Enoturismo e DOP Economy, il focus di Terra di Lavoro Wines 2024
Grande successo per la terza edizione di “Terra di Lavoro Wines”, la manifestazione voluta da Vitica – Consorzio di tutela dei vini casertani, che ha animato il suggestivo Primo Cortile del Palazzo Reale di Caserta, con oltre tremila presenze nei giorni 26 e 27 ottobre.
L’iniziativa ha dato spazio alle cinque denominazioni tutelate da Vitica – Aversa Asprinio DOP, Falerno del Massico DOP, Galluccio DOP, Roccamonfina IGP e Terre del Volturno IGP – con la presenza di oltre 70 aziende che hanno portato in degustazione 170 referenze. Accanto ai banchi d’assaggio, il programma ha incluso masterclass, momenti di approfondimento e riflessioni strategiche su enoturismo e valorizzazione delle eccellenze locali.
Momento simbolico che ha caratterizzato l’apertura dell’evento è stata l’intitolazione della Sala Convegni della Reggia di Caserta a “Terra di Lavoro”.
La direttrice del sito, Tiziana Maffei, ha sottolineato l’importanza di questo gesto: «Un tributo a un territorio che, con il suo lavoro, rende accogliente e vivo il nostro patrimonio». La denominazione vuole evocare sia la storica estensione della provincia borbonica di Terra di Lavoro sia l’impegno di chi opera quotidianamente per la valorizzazione culturale e turistica del territorio.
Questa iniziativa si inserisce in una visione più ampia della Reggia di Caserta come centro propulsivo per la creazione di reti tra istituzioni culturali, realtà produttive e comunità locali, favorendo la costruzione di un’identità condivisa e sostenendo la crescita integrata del patrimonio culturale.
Momento centrale dell’evento, è stato il wine forum dedicato al tema dell’enoturismo come leva per lo sviluppo della DOP/IGP Economy della provincia di Caserta, tematica che ha aperto un confronto sul ruolo del vino e dell’enoturismo come strumenti di promozione territoriale.
Cesare Avenia, presidente di Vitica, ha evidenziato la centralità dei consorzi di tutela nella valorizzazione del settore vinicolo e la necessità di investire in attività di promozione, mentre Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta, ha celebrato i progressi qualitativi della produzione locale.
Un contributo rilevante è giunto dall’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo, che ha sottolineato l’importanza della recente legge regionale sull’enoturismo, volta a creare un sistema di accoglienza di qualità. «L’enoturismo – ha dichiarato Caputo – è una leva fondamentale per valorizzare il territorio e sostenere l’economia delle aziende vitivinicole, promuovendo una visione integrata che leghi il vino alla cultura locale».
Questa terza edizione di “Terra di Lavoro Wines” ha dimostrato il potenziale dell’enoturismo come strumento per promuovere le eccellenze enologiche del casertano.
Cesare Avenia, Presidente del Consorzio Vitica, ha commentato con soddisfazione:
«È stata una manifestazione unitaria che ha rappresentato l’orgoglio della provincia di Caserta, ricca di grandi eccellenze vitivinicole. Sono grato a tutti i produttori che hanno reso possibile un evento unico per ricchezza e completezza di prodotti in degustazione. Lo scenario meraviglioso della Reggia di Caserta ha reso tutto magico e siamo già pronti per metterci al lavoro per la prossima edizione».
L’enoturismo si conferma dunque un driver strategico per la valorizzazione culturale, lo sviluppo economico e la promozione di un’identità locale forte, facendo del vino un ambasciatore della cultura e della bellezza di un territorio ricco di storia e tradizioni.
L’edizione 2024 ha posto al centro la sinergia tra vino e territorio, interpretando questa relazione in chiave strategica per lo sviluppo locale.
L’enoturismo è stato presentato come uno strumento di promozione integrata, capace di trasformare il vino in un autentico ambasciatore della cultura e delle tradizioni del luogo.
Con oltre 850 prodotti certificati DOP, IGP e STG, l’Italia si conferma leader in Europa, e il vino rappresenta oltre il 50% di queste eccellenze.
In questo contesto, la provincia di Caserta emerge come una realtà di rilievo: prima in Campania e sedicesima a livello nazionale per impatto economico dei prodotti DOP e IGP, ha registrato una crescita significativa, con un incremento di quasi l’8% tra il 2021 e il 2022 (dati ISMEA/VITICA).
Quello che emerge dalla due giorni è la necessità – attraverso manifestazioni come questa – di non celebrare solo le eccellenze vitivinicole, ma proporre un nuovo approccio alla promozione enogastronomica, integrando le bellezze monumentali con il patrimonio locale.