Fondazione Cotarella tra cucina, biologico e turismo sostenibile
Identità Milano 2025 ha visto la Fondazione Cotarella protagonista di dibattiti su temi cruciali come la cucina contadina e fine dining, il biologico, gli stili di vita sani e il turismo enogastronomico sostenibile.
L’evento ha posto l’accento sull’importanza di valorizzare i territori e promuovere esperienze autentiche.
Il convegno “La cucina contadina e la cucina d’autore insieme per il Made in Italy“.
Ha visto la partecipazione di chef stellati e cuochi contadini, uniti nell’obiettivo di esaltare i sapori autentici e promuovere l’eccellenza italiana.
È stato firmato un accordo strategico per rafforzare la collaborazione tra cuochi contadini e chef stellati, valorizzando i prodotti locali e promuovendo la biodiversità.
Il dibattito “Golosi di biologico: corretti e sani stili di vita”.
Ha evidenziato il primato italiano nella produzione biologica e l’importanza della Dieta Mediterranea come modello di vita sostenibile.
L’incontro “Golosi di Bellezza: in viaggio per l’Italia tra Agricoltura e Turismo” ha esplorato il ruolo del turismo enogastronomico come motore di sviluppo per le aree interne.
Le aziende agricole multifunzionali sono state riconosciute come guide del territorio, capaci di offrire esperienze immersive e contribuire alla vitalità delle comunità locali.
Autore
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Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.
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