Food Forum Europeo: Cavedagna eletto vicepresidente

Food Forum Europeo: Cavedagna eletto vicepresidente

Food Forum Europeo: Cavedagna eletto vicepresidente

Nei giorni scorsi è ricorso il quinto anniversario della nascita dell’European Food Forum, la più importante piattaforma di confronto indipendente fondata e gestita dai membri del Parlamento Europeo, che continua a lavorare per sviluppare politiche di sostegno alla filiera agroalimentare a tutti i livelli, per assicurare cibo di qualità e consentire alla filiera agroalimentare di affrontare le sfide del mercato.

Questo importante Forum vuole giocare un ruolo centrale tra le istituzioni e le imprese, dove si affrontano le tematiche più attuali del food system.

Dallo scorso 6 novembre, il nuovo Vicepresidente dell’European Food Forum è Stefano Cavedagna, parlamentare europeo di Fratelli d’Italia.

“L’obiettivo che ci diamo è quello di fungere da collegamento tra l’Europa e le aziende del settore agroalimentare, perché per noi sono fondamentali la difesa della filiera produttiva, la salute dei consumatori e la qualità dei prodotti – commenta il Vicepresidente dell’European Food Forum -.

La presentazione della ‘Vision for Agriculture Food’, la nuova strategia del Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione, è prossima e sarà sviluppata nei primi cento giorni del suo mandato.

Sarà decisivo capire come garantirà la competitività e la sostenibilità a lungo termine del settore agricolo.

Così come ci aspettiamo che vengano garantite eque condizioni di competitività alle imprese europee, nell’ottica del principio di reciprocità, specialmente con i Paesi extra europei. Conosciamo bene le esigenze e le dinamiche del settore e delle imprese italiane impegnate in questo comparto – prosegue Cavedagna -.

Sappiamo bene le difficoltà che l’Unione Europea ha creato sino ad oggi a chi produce.

È necessario un cambio di passo: la transizione green non può trasformarsi in un macigno per chi è chiamato a produrre cibo.

Ci sarà da lavorare per progettare la nuova PAC, così come eradicare patologie quali la PSA.

La filiera agroalimentare deve poi aver accesso alle tecnologie più avanzate per continuare sulla strada dell’innovazione.

Con le politiche ideologiche pseudo-ambientaliste non si raggiunge la sostenibilità, ma ad oggi cala solo la redditività delle imprese.

In questo quadro sono deciso a difendere il Made in Italy e il settore agroalimentare e delle bevande, che oggi rappresenta la più grande industria manifatturiera dell’Unione Europea.

Parliamo di 290.000 imprese, con più di 4,6 milioni di persone impiegate e un fatturato complessivo di 246 miliardi di euro, che contribuisce in modo sostanziale alla produzione di ricchezza dell’Unione Europea.

Ci attendono nuove sfide.

Vogliamo affrontarle con un ascolto costante e un confronto proattivo con i produttori, le imprese e tutti gli attori di questo settore – conclude Stefano Cavedagna -.

Davanti a chi, anche per ragioni ideologiche, vorrà danneggiare gli interessi di migliaia di imprenditori e lavoratori, non arretreremo di un millimetro, nell’interesse dei consumatori e delle imprese.

Coinvolgeremo sin da subito nel Food Forum tutte le aziende del settore, con lo scopo di fare tutte rete assieme e contare di più”.

Lascia un commento