Gaetano Pascale è il nuovo Presidente di Slow Food Italia. Il Sannio e la Campania esultano.

Non tradirò minimamente la gioia di apprendere che un Sannita come me è il nuovo Presidente di Slow Food Italia.
Nè ometterò di dire che questa nomina, a quanto mi è dato di sapere ottenuta con la stragrande maggioranza di consensi da parte dei 771 delegati, giunge per quel che mi riguarda inattesa. Ritenevo non ce la facesse.
Lieto di essere stato smentito nei fatti.

Gaetano Pascale (Nino per gli amici) ha 46 anni ed una Laurea in agronomia. Figlio di agricoltori di Guardia Sanframondi (BN), approda a Slow Food sul finire degli anni 90 con tanto entusiasmo e varie competenze professionali (è Sommelier e Assaggiatore di Olio professionista).
Il suo primo atto di fiduciario fu un Laboratorio sul “Parruozzo” (Pan rozzo), un pane che nelle nostre terre si prepara con farina di granturco conciato con acciughe e peperoncino. Un chiaro segno di recupero e valorizzazione di tradizioni contadine, che silenziosamente assunse un grande significato in un’epoca nella quale Slow Food era ancora un’associazione, in gran parte, di beoni intenti ad agitare un calice di vino ed a coltivare il piacere nel senso più godereccio del termine, ben lontani dalle tematiche sviluppate nell’ultimo decennio da Terra Madre in poi.

A lui da ex Fiduciario e attuale socio a vita devo un forte e sincero ringraziamento per essersi fatto portavoce e sostenitore nella Segreteria Nazionale dell’Alleanza dei Presidi nelle Pizzerie  e l’aver sostenuto l’idea del tesseramento a 25 euro ed il lento trasbordo della Condotta Valle Caudina nella limitrofa Condotta Taburno cui sono ben felice di appartenere.

Sono certo che saprà portare a termine con efficacia il programma della sua Lista.
Nel frattempo godiamoci il Primo Presidente del Sud, della Campania, del Sannio.
Complimenti a lui e alla sua squadra.

di Giustino Catalano
Gaetano-Pascale

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