Si è svolta ieri l’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata senza vita domenica pomeriggio. L’esame autoptico conferma l’annegamento, le ferite da arma da taglio su diversi parti del corpo: polsi, braccio, gamba e collo sono ritenute superficiali. Il tutto nato a causa di una recensione omofoba di un cliente, alla quale aveva risposto di non tornare più nel suo locale. Prima acclamata da tutti e poi presa di mira, molti avevano messo in dubbio la veridicità della recensione. Qualcosa di nuovo però, potrebbe emergere anche dalle analisi del cellulare, finito anch’esso in acqua.
Le indagini dovranno chiarire diversi aspetti, inoltre bisognerà indagare anche sugli ultimi istanti di vita della donna e risalire alla recensione, per questo verrà chiesto l’aiuto di Google.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.