Gli agenti di commercio ai tempi del Covid. La parola ai professionisti.

Il Covid , oltre ai ristoratori e ai dipendenti della ristorazione, ha creato scompigli e problematiche ad un’altra categoria di professionisti: gli agenti di commercio.

Questi ultimi hanno dovuto rivoluzionare totalmente il loro modo di lavorare e di approcciare i clienti. Noi di Di Testa e di Gola vogliamo dare parola a quelli che stanno vivendo in questo problematico periodo.

Oggi diamo la parola ad Andrea Aselli, agente di commercio di Pomigliano D’Arco, particolarmente attento alle realtà della sua terra

Come ti sei avvicinato al mondo food e quali sono i criteri con cui scegli i prodotti da proporre ai clienti?
Ho sempre fatto il rappresentante per la maggior parte dei lavori che ho svolto, mail food mi ha appassionato in modo particolare perché, sono sempre stato convinto delle potenzialità e della qualità dei prodotti della nostra regione, prodotti che vanno in tutti i modi suggeriti ai clienti del mio settore facendo percorsi enogastronomici qualificati.
Scelgo i prodotti da proporre ai miei clienti strettamente regionali e prodotti da piccole aziende artigianali dando loro la garanzia di non trovarli nella GDA e presso grossisti in modo tale da riservare loro l’esclusiva dei prodotti.

Come il Covid ha modificato il tuo lavoro?
Con l’evento pandemico Covid19 ha dato un freno a tutta la filiera HO.RE.CA. facendo si che tutte le prenotazioni di banchetti, eventi, spicciolata, fiere ed eventi dedicati si bloccassero, per evitare i contagi facendo si che l’intera filiera si fermasse senza garantire neanche i guadagni minimi.

Cosa chiedono i clienti in questo periodo? Qualità o risparmio?
In questo periodo i clienti chiedono di risparmiare non tanto sulla qualità ma sulla quantità, penalizzando i produttori a consegnare merce di quantità irrisorie, costringendoli a guadagni strettamente per il recupero delle spese, che a volte non rientrano neanche.

Se potessi suggerire al governo qualche misura che agevoli il lavoro dei rappresentanti di commercio, cosa proporresti per aiutare la tua categoria professionale?
Il lavoro dei rappresentanti da anni è stretto dalla morsa delle tasse, il suggerimento che mi sento dare ma credo non è solo mio è quello della riduzione del cuneo fiscale in modo tale da agevolare un adeguata percentuale di tasse, da consentire di pagare meno, ma pagare tutti.

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