Grande successo per la XXXIX edizione della “Sagra del Ficodindia di San Cono”

Antonio Iacona
Sagra del Ficodindia di San Cono

Grande successo per la XXXIX edizione della “Sagra del Ficodindia di San Cono”

È uno dei simboli stessi della Sicilia e del Mediterraneo, forse un po’ troppo trascurato in passato, ma che negli ultimi decenni è tornato vigorosamente in auge come pianta forte, resistente, genuina e anche… buona!

Il Ficodindia simbolo della Sicilia
Il Ficodindia simbolo della Sicilia

Il ficodindia è tutto questo e molto altro ancora e nel cuore della provincia etnea, precisamente nel Calatino, il suo valore non è soltanto botanico, ma anche poetico, storico, culturale e gastronomico. Questo anche grazie all’impegno che da quasi quarant’anni il Comune di San Cono (CT) mette in atto per la sua valorizzazione e il suo rilancio.

Una sagra e un festival

È avvenuto ciò anche durante la XXXIX edizione della Sagra del Ficodindia di San Cono DOP, andata in scena lo scorso fine settimana con un programma molto ricco tra degustazioni, talk show, interviste, cooking show e spettacoli dal vivo.

Il tutto affiancato dal III Festival Internazionale del Ficodindia.

Giustamente gli organizzatori sottolineano il grande successo della manifestazione, che col passare degli anni si rafforza ed è in grado di rinnovarsi ad ogni edizione.

10 mila presenze in 3 giorni

Circa 10 mila, infatti, sono state le presenze di visitatori nel 2025, per tre giorni, dal 3 al 5 ottobre, inaugurando di fatto la stagione autunnale anche nel Calatino, così ricca di prodotti agricoli ed agroalimentari, che rendono prelibata la tavola siciliana.

Qui, e non solo, il ficodindia è considerato un vero e proprio “monumento” della natura, celebrato in tutti i suoi aspetti.

Per comprenderlo, basta sfogliare il ricco programma dell’evento, che ha previsto Masterclass molto interessanti di approfondimento sul tema della sua coltivazione e del suo utilizzo, con il coinvolgimento di studiosi ed esperti di settore.

Una sagra che coinvolge studiosi ed esperti del settore

Tra questi, il presidente del Distretto Ficodindia di Sicilia, Antonio Lo Tauro, la docente universitaria Agata Campisi, del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute, e la docente universitaria Rosa Palmeri, del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, entrambe dell’Università degli Studi di Catania, che si sono soffermate l’una sugli aspetti migliorativi di questo prezioso alimento nel campo della salute, della Dieta mediterranea e di alcuni percorsi di cura, e l’altra sulle sue potenzialità nel campo agroalimentare e dei processi in alimentazione.

Il Tavolo dei relatori
Il Tavolo dei relatori

Abbinamenti e Masterclass

Numerosi anche gli abbinamenti proposti, come durante la Masterclass su “Vino & Ficodindia”, e con i piatti raffinati a base di pesce e ficodindia proposti dallo chef Salvatore Guarino nel suo cooking show.

Cooking Show col Ficodindia
Cooking Show col Ficodindia

Tra le creazioni più apprezzate, l’ostrica con panna acida e mostarda di ficodindia di San Cono DOP.

Ampio spazio è stato riservato dunque all’approfondimento su “Ficodindia tra gusto e colore e prospettive di trasformazione”, occasione per conoscere e assaggiare anche il gelato al ficodindia del maestro gelatiere Antonio Cappadonia e per parlare delle opportunità del suo utilizzo trasformato, della commercializzazione del prodotto, con un focus sulle proprietà e caratteristiche organolettiche del ficodindia che, secondo alcuni studi, può contrastare l’insorgere di alcune patologie degenerative.

Gelato al Ficodindia
Gelato al Ficodindia

Tema affrontato appunto con gli esperti e i docenti universitari. Gli incontri sono stati presentati e moderati dai giornalisti Clara Minissale (Cronache di Gusto) e Nino Amadore (Il Sole 24 Ore), mentre i cooking show sono stati presentati dalla giornalista Giada Giaquinta.

Apprezzato anche l’intervento dell’On. Giuseppe Castiglione, già sottosegretario alle Politiche agricole e da sempre testimone attivo del rilancio e della valorizzazione del Pistacchio di Bronte DOP.

Ficodindia: un volano per il territorio

Il talk “Ficodindia: un volano per il territorio”, in particolare, con la partecipazione di esperti, rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori, ha messo in luce il potenziale strategico della filiera con un momento di confronto sulle prospettive future: dalla valorizzazione del marchio DOP alle opportunità legate all’export, passando per i temi della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e della formazione continua dei produttori.

Il ficodindia non è più solo un prodotto agricolo, quindi, ma un patrimonio culturale ed economico che merita attenzione, tutela e strategie di sviluppo condivise.

Ripartire dal Consorzio di tutela significa unire le forze delle imprese per raggiungere traguardi ambiziosi: maggiore competitività, riduzione dei costi, condivisione di conoscenze, forza contrattuale e visibilità sul mercato.

Con i suoi 2.000 ettari di coltivazioni specializzate e una produzione annua che oscilla tra i 150.000 e i 200.000 quintali, San Cono si conferma capitale europea del ficodindia e punto di riferimento per un’intera filiera che coinvolge oltre 250 produttori.

Le dichiarazioni delle autorità:

«La Sagra del Ficodindia è un vero motore di sviluppo per San Cono: valorizza il territorio e rafforza l’identità della nostra comunità. La grande affluenza di visitatori da ogni angolo della Sicilia conferma che stiamo percorrendo la strada giusta, rinnovando ogni anno un appuntamento sempre più atteso e partecipato», ha dichiarato il sindaco, Cono Calaciura.

«Quest’anno abbiamo ampliato il programma, aggiungendo momenti di approfondimento che coinvolgessero il pubblico, il mondo accademico e quello enogastronomico con l’obiettivo di mettere in risalto e far conoscere le proprietà, le peculiarità e le potenzialità del nostro ficodindia DOP, puntando su contenuti di qualità.  rafforzare il posizionamento di San Cono come punto di riferimento in un percorso che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità» ha concluso l’assessore comunale all’Agricoltura, Emilio Grassenio.

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Antonio Iacona è nato nel 1974 a Catania. Poeta, scrittore, giornalista, dopo il Liceo Classico si laurea in Lettere Moderne, con una tesi su Gabriele d’Annunzio. Ha esordito nella letteratura nel 1999 con il romanzo Nonostante il silenzio (Ed. Playwork), cui sono seguiti le raccolte di poesie A metà del cielo (Ed. Playwork) e Tra valli e vandee (Aletti Editore), i romanzi Santa Cruz (Ed. i-work) e La Sposa Nera (Ed. Miele), il saggio letterario La Poesia al Potere. Cultura e produzione letteraria nella Fiume dannunziana (Ass. “Gabriele d’Annunzio”) e l’opera teatrale Lugdunum. Nel 2024 ha pubblicato un nuovo volume di poesie, Approcci e approdi. Appunti di vini, di viaggi, di stagioni e di poesie (Il Convivio Editore). Fondatore e presidente dell’Associazione Culturale “Gabriele d’Annunzio”, è fondatore del Premio Letterario “Tito Mascali” e del Premio Giornalistico “Raccontare Catania”. È sommelier e assaggiatore di olio, ha conseguito il Diploma FISAR e l’Attestato ONAV, e da oltre un decennio si occupa di giornalismo enogastronomico, collabora con prestigiose riviste nazionali di settore ed è presentatore di eventi legati all’agroalimentare. È coordinatore editoriale della rivista “Il Cuoco”, magazine ufficiale della Federazione Italiana Cuochi, di cui Iacona è “voce narrante” e presentatore in tutti gli eventi nazionali. Cura gli uffici stampa di prestigiose cantine siciliane, ha tenuto corsi di comunicazione e giornalismo nelle scuole e, di recente, su invito dell’Università degli Studi di Catania, ha tenuto un seminario sul turismo enogastronomico.
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