I churros sono di origine cinese? Un probabile tonfo al cuore della Spagna.

churros

Chi non conosce i churros? Chi andando in Spagna, ed in  particolare a Madrid non li ha mangiati, magari intingendoli in una tazza di cioccolata calda?

I churros sono un dolce identitario spagnolo che ha cominciato ad avere ampia diffusione anche in Italia e molti storici lo legherebbero alla cultura pastorale gitana spagnola che, nell’impossibilità di panificare, avrebbe dato vita a questi dolci a forma di grissino, estrusi e fritti.

Nati come pane avrebbero questo nome grazie alla loro somiglianza con le corna delle pecore churre.

Churra Algarvia

Non c’è nulla di più spagnolo dei churros per gli stessi spagnoli.

Eppure questa certezza ha fortemente vacillato tempo fa quando degli studiosi avrebbero avanzato l’ipotesi che la loro origine fosse cinese e provenisse dall’importazione di questo modo di fare pane fritto attraverso i monaci portoghesi che erano di stanza con le loro missioni a Macao.

Il prodotto “padre” sarebbero i youtiao.

churros

Youtiao

I churros e i youtiao sono entrambi fritti e hanno una forma lunga e sottile.

Alcune differenze però sussistono.

I churros sono fatti con una pasta choux, che consiste in acqua, burro, farina e uova. La pasta viene poi estrusa attraverso una sac à poche con una bocchetta a stella, formando dei bastoncini che vengono fritti in olio bollente e serviti caldi. Vengono spesso accompagnati con cioccolata calda densa e cremosa per essere intinti, creando un contrasto perfetto tra la croccantezza del churro e la cremosità della cioccolata.

Attualmente i churros sono disponibili in molte varianti, come quelli ripieni di cioccolato o di crema pasticcera, o quelli ricoperti di zucchero, cannella o altre spezie.

I youtiao, invece, sono fatti con una pasta a base di farina di grano e acqua. La pasta viene poi lavorata a mano per formare delle strisce lunghe e sottili, che vengono fritte in olio bollente fino a quando diventano croccanti e dorati.

Sono molto popolari in tutta la Cina e sono spesso consumati a colazione con una zuppa calda o una bevanda calda come il tè. Tuttavia, sono anche un popolare spuntino da strada, spesso serviti con una salsa dolce o salata.

Bicho bicho

In altri paesi vicini hanno nomi diversi ma quasi sempre la stessa forma ad eccezione dei bicho-bicho filippini, i patongko tailandesi e lam quay vietnamiti che però conservano la forma della leggenda che accompagna i youtiao.

churros

Patongko Thailandese

 

Lam quay vietnamiti

Secondo la leggenda, il nome yàuhjagwái in cantonese significa “diavolo fritto” ed è il precursore del youtiao e sarebbe un atto di protesta contro il primo ministro della dinastia Song, Qin Hui, colpevole di aver complottato contro il generale Yue Fei, una figura iconica di patriottismo nella cultura cinese. Si dice che gli youtiao originariamente fossero fatti in forma di due pezzi di impasto a forma umana, che in seguito vennero uniti nel centro per rappresentare la coppia di traditori Qin Hui e sua moglie, entrambi collaboratori del nemico che portò alla condanna.

Il dubbio che l’ipotesi dei monaci portoghesi possa essere valida e fondata resta anche se in Spagna la ricusano dando origine alla ricetta nel cuore della Castiglia intorno al XVI secolo.

Eccovi la ricetta dei churros se avete piacere di dedicarvi un pomeriggio di puro piacere

Ingredienti:

250 ml di acqua

125 g di farina

1 pizzico di sale

1 cucchiaio di zucchero

2 cucchiai di olio di semi di girasole

1 uovo

Olio di semi di girasole per friggere

Zucchero semolato per spolverizzare

 

Procedimento:

In una pentola, portare l’acqua a ebollizione. Aggiungere il sale, lo zucchero e l’olio e mescolare.

Togliere la pentola dal fuoco e aggiungere la farina, mescolando energicamente fino a quando la pasta non diventa liscia e omogenea.

Aggiungere l’uovo e continuare a mescolare fino a quando l’uovo è completamente incorporato.

Mettere la pasta in una sac à poche con una bocchetta a stella.

In una padella, scaldare l’olio per friggere.

Quando l’olio è caldo, premere la pasta dalla sac à poche nella padella e tagliarla con un paio di forbici.

Friggere i churros fino a quando sono dorati e croccanti, poi rimuoverli dalla padella e posarli su un foglio di carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio.

Spolverizzare i churros con lo zucchero semolato e servirli ancora caldi.

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