I giovedì di QB: Busiate Buseto 2024: un successo tra gusto e tradizione
Buseto Palizzolo celebra la sua regina: la busiata
Si è conclusa con un successo strepitoso l’edizione 2024 di “Busiate Buseto”, la manifestazione dedicata alla regina della pasta trapanese. Per tre giorni, il Villaggio Badia di Buseto Palizzolo è stato invaso dai profumi e dai sapori di questa pasta artigianale dalla caratteristica forma attorcigliata.
Un piatto semplice, ma ricco di storia
Le busiate sono un vanto della tradizione culinaria trapanese. La loro preparazione è semplice, ma richiede maestria e passione. Come spiega un esperto locale, “l’impasto è una cosa semplicissima, si usa la farina e l’acqua. Un piccolo segreto è aggiungere un po’ di olio per evitare che la pasta diventi troppo croccante durante la lavorazione”.
Condimenti tradizionali e innovazione
Le busiate si sposano perfettamente con numerosi condimenti, ma i più tradizionali rimangono il pesto alla trapanese e lo stufato di salsiccia. Tuttavia, la manifestazione ha offerto anche l’opportunità di scoprire nuove e creative interpretazioni di questo piatto, a dimostrazione della sua versatilità.
Un evento che valorizza il territorio
“Busiate Buseto” non è solo una festa del gusto, ma un vero e proprio momento di aggregazione e valorizzazione del territorio. L’impegno nella scelta di prodotti a km zero è stato fondamentale per garantire la qualità e l’autenticità delle preparazioni.
Il sindaco di Buseto Palizzolo ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione come veicolo di promozione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche.
Un futuro promettente
Il successo di “Busiate Buseto” dimostra come la tradizione culinaria possa essere un volano per lo sviluppo economico e turistico di un territorio. La manifestazione è destinata a crescere sempre di più, diventando un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina e della cultura siciliana.
Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.