I giovedì di QB: Spirito di Vino 2025, trionfa la satira enologica
Il concorso internazionale di satira enologica Spirito di Vino ha incoronato i suoi vincitori.
Oltre 9.000 opere hanno gareggiato per aggiudicarsi il prestigioso premio, celebrando il mondo del vino con ironia e creatività.
Si è conclusa la 25ª edizione di Spirito di Vino, il concorso internazionale di satira enologica organizzato dal Movimento Turismo del Vino del Friuli Venezia Giulia.
La premiazione, tenutasi a Gorizia, ha visto trionfare talenti provenienti da tutto il mondo, che con le loro vignette hanno saputo interpretare con ironia e creatività il mondo del vino.
Il primo posto nella categoria over 35 è andato a Milko Dalla Battista di Sanremo con l’opera “Finché c’è vite c’è speranza”.
Tra gli under 35, il vincitore è stato Coskun Cemrenur con “Wine of the Opera”.
Spirito di Vino ha superato le 9.000 opere inviate da vignettisti di tutto il mondo, a testimonianza del grande successo e della crescente importanza di questo concorso.
La satira, con il suo linguaggio ironico e provocatorio, si è rivelata lo strumento perfetto per celebrare il mondo del vino e per riflettere sui temi legati alla viticoltura e all’enologia.
La premiazione si è inserita nel ricco programma di eventi organizzati in occasione di Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025.
L’obiettivo è stato quello di valorizzare il territorio e promuovere la cultura del vino attraverso l’arte e la satira.
Il futuro di Spirito di Vino si preannuncia ricco di novità.
È stato infatti annunciato il Festival Mondiale della Satira.
Un evento che si svolgerà ad aprile e che coinvolgerà cantine e luoghi simbolici dell’area transfrontaliera tra Italia e Slovenia.
Spirito di Vino è molto più di un semplice concorso.
È un’occasione per celebrare la cultura del vino, per promuovere il territorio e per valorizzare l’opera di artisti di tutto il mondo.

Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un’età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di
filosofia e di storia l’hanno spinta all’approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.