Ripensando a questo piatto tradizionale romagnolo, mi tornano alla mente tante piccole cose che, messe tutte insieme, facevano la Festa …
Si, la festa con la F maiuscola perché era in quell’occasione che noi bambini eravamo coinvolti intorno al grande tavolo nelle immense cucine di una volta e che non erano solo cucina: erano salotto, pranzo, angolo dei giochi e su tutto, troneggiava il grande camino acceso.
Era uno spazio che dietro ai vetri appannati, niente lasciava intravedere dell’inverno ma dentro, intorno a quel tavolo, c’era allegria, voglia di fare e partecipare tutti insieme alla preparazione del giorno di festa.
Il piatto più importante erano i cappelletti cotti rigorosamente in brodo ma, per la sera o il giorno dopo la festa, si preparavano i passatelli.
Tante sono le ricette: c’è chi ci mette anche il midollo di bue ma, da noi, in campagna, si facevano in modo molto semplice, utilizzando parmigiano, pangrattato, uova e noce moscata.
Per fare i passatelli, serve un attrezzo che difficilmente si trova fuori dalla Romagna ma si può sopperire con uno schiacciapatate a fori larghi e, il risultato è molto simile.
Ingredienti:
Parmigiano reggiano 36 mesi;
Pangrattato ottenuto con pane possibilmente romagnolo o con le classiche coppiole ferraresi … queste, in facsimile, si trovano anche nei supermercati;
Uova;
Noce moscata grattugiata;
Sale q.b.
Questo è il metodo utilizzato da mia nonna ed è così che in casa mia, si continuano a fare i passatelli.
Creare sul tagliere, due mucchietti: uno di pangrattato ed uno di parmigiano. Devono avere la stessa altezza ma non lo stesso peso! Porre questi due ingredienti in una ciotola, aggiungere il sale e la noce moscata abbondante, mescolando e intridere con le uova, aggiungendole una alla volta fino ad ottenere un panetto di giusta consistenza, cioè non troppo duro ma neppure troppo morbido.
A questo punto, serve l’attrezzo citato sopra ma, per chi non lo avesse e usa lo schiacciapatate, basta inserire un poco dell’impasto e schiacciarlo forte direttamente nel brodo bollente: usciranno dei vermicelli che devono essere lunghi quattro o cinque centimetri, nel caso, tagliarli col coltello.
Continuare così, fino ad esaurimento dell’impasto. Saranno pronti quando verranno a galla.
Buon appetito e buon Natale a tutti!
di Stefania Milani