I vini nobili della valle della Bekaa, Ghazir, Libano

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La cantina Chateau Musar è stata fondata nel 1930 da Gaston Hochar in Libano, circa venti chilometri a nord di Beirut, nella valle della Bekaa a circa 1.000 metri sul livello del mare.

Gli storici osservano che nei territori dell’odierno vicino oriente la coltivazione della vite è conosciuta da almeno settemila anni. Di questo periodo esistono scritti degli antichi Egizi nei quali si parla del vino rosso del Libano. La posizione di questa cantina, la sua vicinanza a cime coperte da nevi eterne e l’aria fresca di montagna creano eccellenti condizioni per la coltura della vite, benché le escursioni termiche in particolari stagioni possano provocare cospicue differenze tra le annate dei vini.

Meravigliose cantine di riposo ed affinamento del vino datate diciottesimo secolo, scavate sul fianco rupestre della montagna, s’incuneano profondamente nella roccia, celando le importanti riserve di nobili vini. Lo stesso nome Musar significa “luogo di straordinaria bellezza”. Qui si coltivano unicamente i vitigni classici come cabernet sauvignon e cinsault provenienti dal Bordolese e dalla valle del Rodano, per assicurare l’ottenimento di vini longevi.

Lo stesso processo di vinificazione, al quale si dedicano grandi attenzioni, è sottoposto a continue sperimentazioni secondo il presupposto che ogni vino è il risultato del lavoro su materia vivente. Perciò anche il tempo che scorre tra la vendemmia e l’imbottigliamento è eccezionalmente lungo, può arrivare anche a sette anni. Della fondatezza di questo trattamento del processo di produzione del vino ci si può facilmente accertare degustando i vini meravigliosi e irripetibili nello stile di Chateau Musar bianco del 1954 e rosso del 1970, ancora in cantina.

Tra i vini disponibili sul mercato europeo, si possono gustare i seguenti:

Chateau Musar rosso 1994 Bekaa Valley, vinificato sulla base del cabernet sauvignon, che gli conferisce potente struttura, e del cinsault, che gli dona leggerezza e mitezza, matura in botti di rovere francese per un anno e mezzo.

È caratterizzato da uno straordinario aroma al confine tra l’asprezza e la dolcezza, con una nota speziata di stupendo colore, gusto straordinariamente carico, forte, vigoroso, con percettibile essenza di frutta candita e con l’inconfondibile corpo di cioccolata matura tipico di Musar. Un vino fenomenale.

Hochar Père et Fils rosso 1998 Bekaa Valley, vinificato da giovani vitigni sulla base del cinsault (70 %) e del cabernet sauvignon (30%), non invecchiato in botti di rovere mantiene il dolce profumo delle susine mature. Al palato dominano i piccoli frutti, l’asprezza è misurata e una nota erbacea dona al vino il gusto caratteristico di Musar.

Chateau Musar bianco 1996 Bekaa Valley, vinificato in stile bordolese sulla base dei vitigni locali obaideh (70%) e merwah (30%), maturato sei mesi in botte e affinato in bottiglia.

Stupendo vino di straordinaria maturità e piena finezza, aroma di miele, acacia, mandorla, vaniglia, con note tostate. Ricorda un po’ i vini prodotti dalle varietà del semillon. Da bere subito e anche dopo molti anni, senza timore. (P.S. Aggiungerei che un vino bianco del 1949 di Chateau Musar è stato in vendita per oltre 50 anni ed è stato giudicato piacevolissimo da bere anche dopo mezzo secolo).

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