Il caffè: un prodotto tanto bevuto ma poco conosciuto!

Siete a conoscenza della storia del caffè ?

Di Paola Campana

É una storia vecchia che parte da molto lontano, dalle conquiste occidentali dei paesi produttori.
Nasce nell’africa sud occidentale e prende il nome della regione in cui si diffuse rapidamente allo
stato selvatico: Kaffa ovvero in Etiopia .

Da qui prende origine la leggenda più famosa e conosciuta.
Quella del Pastorello Kaldi che incuriosito dal comportamento particolarmente agitato delle
proprie capre, notò che erano attratte da alcuni frutti rossi il cui arbusti crescevano nella zona:
Quando il pastore le portò in un monastero uno dei monaci getto le bacche nel fuoco credendole
opera del demonio.

Ma a quel punto i semi bruciati emanarono un odore intenso e buono, tanto che
i monaci decisero di macinarli e preparare un decotto. La bevanda riusciva a tenerli svegli per
lunghe ore di preghiera ed ottenne la prima beatificazione. La pianta fu trapiantata dall’Etiopia
nello Yemen attraversando il porto di moka affacciato sul mar rosso e principale sbocco per il caffè
dal XV al XVII secolo. Dallo Yemen alcune piante di caffè vennero portate dagli inglesi nell’isola di
Celyon e successivamente in India.

Il genere Coffea a cui appartiene la pianta di caffè comprende più di 100 specie di piccoli arbusti
della famiglia delle Rubiaceae ma dal punto di vista commerciale se ne conoscono due: Coffea
Arabica e Coffea Canephora o Robusta. La coffee Arabica è la qualità più pregiata e rappresenta il
60%, – 65% della produzione mondiale. Cresce nelle zone tropicali tra i 1000 e i 2.300, ama
l’ombra degli alberi ad alto fusto e temperature piuttosto miti e costanti tra i 20° e i 25° C. Questa
pianta cresce in America centrale in Sudamerica e in Africa orientale.

 

 

Dall’Olanda la pianta fu introdotta nel XVII secolo nell’isola di Java, in Indonesia all’epoca colonia
Olandese, cosicché divenne il primo produttore mondiale di caffè. La Coffea Canephora o Robusta
si sviluppò solo nel XVIII secolo in Congo e deve il suo nome alla particolare resistenza a malattie e
parassiti. La Robusta copre circa il 40% – 45% della produzione mondiale e si coltiva fino ad 800
mt. di altitudine nelle zone pianeggianti dell’Africa Occidentale e nell’area tropicale dell’Asia.
Il caffè arriva nel vecchio continente seguendo le rotte commerciali e sbarcando a Venezia e Trieste.
I primi locali vennero aperti quasi in contemporanea, a Venezia nel 1640 a Marsiglia nel 1654 a
Parigi nel 1680 a Londra nel 1662 e Francoforte nel 1689. Il caffè Florian fu fondato a Venezia nel
1720 con il nome “La Venezia trionfante”.

Intorno al 1554, sorsero a Istanbul le prime caffetterie, che si moltiplicarono in tutta la città con il
nome di qahveh . Nel XVII secolo anche in Europa si ebbe il boom delle case del caffè: già verso la
fine del ‘600 nel Regno Unito se ne potevano contare oltre tremila, Parigi e Londra all’inizio del
‘700 ne vantavano almeno 300, mentre Vienna soltanto 10. Nel 1720, in piazza San Marco apriva i
battenti il celebre caffè Florian, che ancora oggi vanta quell’ascendenza e il titolo di caffé più antico
del mondo.

La parola caffè negli anni ha subito un evoluzione, assumendo un significato sempre più profondo,
si può considerare la bevanda ufficiale di menti illuminate e dell’anticonformismo. Non a caso molti
caffè negli anni sono stati luoghi perfetti per trovare ispirazione, vere e proprie culle di opere d’arte
o di ampie discussioni fra intellettuali.

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