Il Fascino Inestinguibile di Casanova: Cioccolata, Seduzione e Arte nel ‘700
- Carol Agostini
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Il Fascino Inestinguibile di Casanova: Cioccolata, Seduzione e Arte nel ‘700
Giacomo Casanova è una delle figure più affascinanti del Settecento veneziano. Conosciuto per la sua arte della seduzione e la sua incredibile poliedricità, il libertino veneziano nutriva anche un grande amore per la cioccolata, utilizzata come simbolo di lusso e afrodisiaco nel suo raffinato repertorio. Questo tema ci permette di intrecciare la storia della cioccolata con l’arte, la cultura e il contesto economico-sociale dell’epoca, aprendo spunti di riflessione che coinvolgono personaggi storici e artistici contemporanei.
Venezia e la Cioccolata: Uno Sfondo Straordinario
Nel Settecento, Venezia era un crocevia di innovazione culturale e commerciale. Tra le merci di lusso che circolavano nei salotti e nelle caffetterie cittadine, la cioccolata si distingueva per la sua popolarità tra l’élite. Protagonista di molti rituali sociali, la bevanda era spesso accompagnata da incontri letterari e artistici. Casanova non era l’unico a celebrarla: artisti e scrittori del periodo ne apprezzavano le qualità stimolanti e i suoi legami simbolici con la passione e la creatività.
Arte, Letteratura e Cioccolata: Altri Protagonisti
Casanova non era isolato nel suo amore per la cioccolata. La scena culturale veneziana dell’epoca era arricchita da figure come Carlo Goldoni, drammaturgo di fama internazionale, che frequentava caffetterie come il celebre Caffè Florian. Lì si poteva gustare cioccolata calda, accompagnata da discussioni intellettuali. Goldoni descrive spesso nei suoi testi i piaceri della vita quotidiana, compresa la convivialità delle caffetterie.
Anche i pittori veneziani del tempo, come Pietro Longhi, immortalavano nei loro dipinti momenti di vita borghese, inclusi i riti legati al consumo della cioccolata. Le loro opere rappresentano la società veneziana come un mondo fatto di lusso e raffinatezza, dove la cioccolata diventa simbolo di una classe sociale che celebra il piacere e il gusto.
Il Mondo del Cacao: Un Ponte tra Passato e Presente
Il cacao, un elemento chiave nella vita sociale del Settecento, rimane oggi una delle colture più preziose a livello globale. All’epoca di Casanova, la pianta di cacao era già considerata un bene di lusso, importato dalle colonie americane. Oggi, la produzione si concentra in Africa occidentale, con la Costa d’Avorio e il Ghana che forniscono la maggior parte del cacao mondiale. La coltura moderna del cacao ha un impatto significativo sulle economie locali e sull’industria globale, che genera oltre 130 miliardi di dollari l’anno.
Casanova e la Seduzione: Un Afrodisiaco Letterario
Il legame tra Casanova e la cioccolata si inserisce in una più ampia narrativa di seduzione e lusso. Come Montezuma, l’imperatore azteco che consumava cacao per accrescere la propria virilità, anche Casanova credeva nelle proprietà afrodisiache di questa prelibatezza. Ma oltre agli effetti fisici, il cacao era un potente strumento di seduzione simbolica, evocando un senso di sofisticatezza che lasciava le sue conquiste senza parole.
Oltre Casanova: Contemporanei e Cacao
Nel Settecento, il cacao non ispirava solo i libertini, ma anche artisti e pensatori. Jean-Jacques Rousseau, celebre filosofo, rifletteva sui piaceri semplici e naturali della vita, tra cui il consumo di cibo. La cioccolata, in un’epoca di eccessi e raffinatezze, poteva rappresentare una sintesi tra natura e cultura. Voltaire, noto amante del caffè e della cioccolata, consumava queste bevande per mantenere la mente sveglia, vedendo nel cacao una fonte di ispirazione per il suo pensiero critico.
Anche la musica risentiva di questi influssi: Antonio Vivaldi, figlio di Venezia e autore delle celebri “Quattro Stagioni”, visse in un contesto in cui la cioccolata contribuiva a definire i riti sociali della nobiltà. È facile immaginare che banchetti e salotti musicali dell’epoca includessero questa bevanda tra i piaceri della serata.
Il Cacao nella Cultura Popolare del Settecento
Il consumo di cacao ispirò anche i primi esperimenti di marketing culturale. Le caffetterie veneziane, come il Caffè Florian, diventarono veri e propri centri culturali dove la cioccolata non era solo una bevanda, ma un’esperienza di gusto e socialità. Il cioccolato, spesso confezionato in scatole decorate e artistiche, trovava posto nelle collezioni di oggetti preziosi che esprimevano lo stile di vita raffinato dell’epoca.
Casanova, Cacao e l’Eredità Culturale
L’eredità di Casanova e del cacao va oltre il Settecento. Il suo amore per la cioccolata è un simbolo della ricerca del piacere e della raffinatezza, un tema che risuona ancora oggi. Il cacao, da alimento di lusso a prodotto di consumo globale, continua a collegare cultura, economia e piacere, proprio come faceva nella Venezia settecentesca.
Le vicende di Casanova e dei suoi contemporanei ci ricordano che il gusto per la vita, espresso attraverso arte, cibo e cultura, è un filo conduttore universale che attraversa i secoli. La cioccolata, in questo, resta un simbolo dolce e inebriante di un’epoca che ha saputo celebrare la bellezza e l’estro umano.
Fonti consultate:
-
Approfondimenti sulla figura di Casanova e la sua biografia.
-
Studi sul ruolo del cacao e delle caffetterie nella cultura veneziana del Settecento.

Sommelier e commissario enologico internazionale, con una formazione all’Accademia del Gusto che l’ha portata a diventare anche Chocolate Tester, degustatrice di olio, formaggi e miele. La sua passione per la gastronomia si esprime attraverso una costante ricerca e abbinamento di ingredienti, tecniche e vini, dando vita a creazioni che celebrano colore, equilibrio e consistenza.
Fondatrice dell’agenzia FoodandWineAngels, Carol è una marketing strategist esperta e selezionatrice di prodotti enogastronomici per mercati esteri ed e-commerce internazionale. Conduce masterclass e degustazioni in eventi fieristici, promuovendo l’eccellenza del gusto italiano. La sua carriera include il ruolo di editrice del magazine Papillae.it e ideatrice di progetti editoriali innovativi che uniscono radio web e altre piattaforme per fare squadra nella divulgazione del settore enogastronomico.
Carol è anche qualificata come Maestro Sun, e organizza corsi di cucina asiatica, rappresentando quattro attività ristorative. Attraverso il format “Il viaggio degli Umami,” esplora la chimica e le sensazioni organolettiche del cibo in trasmissioni web radio. La sua rubrica “In viaggio con Carol” include podcast enogastronomici che raccontano territori e produttori attraverso storie coinvolgenti.
Nel 2021 ha pubblicato il libro “Cena con Fattura d’Amore” (Ronca Editore), un’opera che combina gastronomia sensoriale, introspezione e romanzo, offrendo un viaggio verso il benessere attraverso i sensi e la complicità.
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Carol Agostini è una networker instancabile, sempre alla ricerca di sinergie tra professionisti e opportunità che uniscano persone per progetti di successo. Il suo lavoro unisce passione, innovazione e professionalità, rappresentando un esempio di eccellenza nel mondo del gusto e della comunicazione enogastronomica.