Il re del tiramisù è il Savoiardo. Ma quale? Sei savoiardi che ci sono piaciuti

Tiramisu

Se chiedete fuori dall’Italia o ad uno straniero di menzionarvi 3 dolci italiani di sicuro tra questi comparirà sempre il Tiramisù.

E a voler essere sinceri anche tra noi italiani il tiramisù ha un nutrito gruppo di fan.

Alla base di questo dolce un biscotto che è appannaggio tutto del nostro paese. Il savoiardo.

A poco serve nominare i mitici pavesini. Al cospetto di un tiramisù con i savoiardi i piccoli morsi delicati dei pavesini scompaiono letteralmente

I savoiardi sono fatti con solo tre ingredienti e questo apparentemente li può far apparire un biscotto semplice ma non è così.

I savoiardi più vicini alla tradizione e a una lavorazione artigianale sono fatti solo con tre ingredienti: farina di grano tenero 00, zucchero e uova. Nei prodotti industriali vi è l’ausilio di agenti lievitanti e talvolta aromi.

Ovviamente questo non vuol dire che i secondi non siano buoni ma i primi se vi capitano vedrete che hanno una loro poesia e perché che gli dà quel quid in più necessario.

Il nome deriva dalle loro origini, la Savoia appunto, ove nel tardo Trecento, presso la corte di Amedeo VI, pare siano stati inventati dal cuoco di corte in onore di una visita del re di Francia.

Da qui la loro diffusione in tutte le terre sotto il dominio o nella sfera d’influenza di Casa Savoia: in Piemonte, dove figurano tra i prodotti agroalimentari tradizionali della regione e in tutta Italia ma soprattutto in Sardegna dove sono chiamati pistokeddos.

Sono impiegati soprattutto nei dolci dove al primo posto compare il tiramisù, ma spesso li si ritrova in altre grandi preparazioni di pasticceria come la zuppa inglese, lo zuccotto e la charlotte.

Gilber (Savoiardi morbidi e duri e “novara”)

Siamo nella “capitale” della patria natale del prodotto. Torino. Qui all’ombra della Mole nel 1965 nasceva in un piccolo laboratorio la Gilber. Nota anche per i panettoni l’azienda la Gilber produce la tipica biscotteria piemontese e tra le varie i savoiardi nella versione morbida e in quella dura con percentuali di uova altissime.

Accanto a questi trovano spazio anche i Novara la cui destinazione originaria era quella di essere intinti nel cioccolato caldo ma il loro impiego nel tiramisù, anche grazie ad una diversa consistenza darà origine a un prodotto con più “morso” sul biscotto. E questo a vantaggi della scuola di chi vuole il tiramisù con differenti consistenze.

Una nota per i più golosi: l’azienda produce anche i savoiardi ricoperti di granella di zucchero.

Gilber S.r.l. – Via Cavagnolo, 18  10156, Torino – Tel: +39 011 2621387 – sito web (QUI)

Esca Dolciaria (Savoiardi morbidi e duri)

© Francesco Vignali Photography

Siamo a Dorgali in Sardegna. Qui la tradizione dei savoiardi o pistokeddos è radicatissima. La Esca produce entrambe le tipologie con solo quattro ingredienti (uova fresche in una percentuale vicina al 50%, farina di grano tenero, zucchero e miele). Li trovate anche presso Auchan e Carrefour.

La pezzatura è quela grande secondo lo stile sardo.

Esca Dolciaria – Dorgali (NU) – zona PIP Iriai – 078494472 – 078496271 – sito web (QUI)

Anna P. (Pistokeddos di Sardegna)

© Francesco Vignali Photography

Anna P. è il marchio commerciale dell’azienda Lanaittu (il nome si rifà alle origini dell’attività, avviata nel 1942 da Anna P.  (Puligheddu), che produce a proprio nome o con il marchio Terre d’Italia di Carrefour.

Qui tra i classici ingredienti farina di frumento 00, uova fresche, zucchero compare lo sciroppo di glucosio-fruttosio ed è un vero peccato ci permettiamo di dire. I savoiardi si presentano anche qui grandi, soffici e con superficie scura e ruvida che regala quel crunch che a taluni piace. I sentori sono meno importanti di quelli precedenti.

Lanaittu– viale Italia, 100 – Oliena (NU)  – 07841940320 – sito web (QUI)

Tipico (Savoiardone di Sardegna)

Il Savoiardone di Sardegna è un marchio registrato prodotto dalla famiglia Masini che vanta una storia pasticciera da più generazioni. Come dice stesso il nome è un savoiardo di grandi dimensioni dove gli ingredienti tradizionali si ritrovano in un prodotto che è un tripudio di morvidezza e profumi. Se avete superato gli “anta” vi ritorneranno in mente i dolci della mamma e della nonna. Quel bel profumo di uova e zucchero dello zabaione. Niente paura. Li trovate alla Conad. Da evidenziare la quantità di uova fresche che è di minimo il 50%.

Tipico – località Sorabile zona industriale lotto n. 14 – Fonni (NU) – 078458528 – sito web (QUI)

Trevisan (Savoiardo classico e sardo)

Qui reperite entrambe le versioni. Quella classica piemontese e quella soffice sarda. In quest’ultima sempre i classici 3 ingredienti e una percentuale di uova del 50%. I sardi sono solo commercializzati dall’azienda e prodotti a Fonni (NU). La Trevisan produce anche il savoiardo classico con meno uova in percentuale (20%) e la presenza di agenti lievitanti e altro. Suggeriamo i primi rispetto ai secondi se cercate qualcosa di più indicato.

Trevisan – Via Chieri 21 – 14019 Villanova d’Asti – (AT) – Tel. +39 0141 948918 – sito web (QUI)

Di Ciaccio Specialità Dolciarie (Savoiardo senza farina)

Ne avevamo letto e siamo andati a provarlo. La somiglianza è più verso una meringa che un savoiardo.

La quasi assenza di farina da un risultato assolutamente croccante anche se l’uso di soli tuorli conferisce al prodotto sentori e profumi interessantissimi.

Di certo parliamo di un biscotto di altissima qualità, che ha assonanze con il savoiardo ma non è come quello a causa dell’assenza di farina. Il prodotto però di sicuro merita ed è valido. Interamente fatti a mano i savoiardi sono confezionati in cellophane ad uno ad uno e messi nella loro confezione di vendita.

Di Ciaccio – via Appia km 136,500 – Gaeta (LT)  – 0771311010 – sito web (QUI)

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