In memoria dell'amico Frank Rizzuti

“Il segreto dell’esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive”. Fëdor Dostoevskij

E’ passato già un anno.
Ed a dimostrazione del fatto che il tempo e la lontananza non cancellano mai l’amicizia oggi sono qui a ricordare l’amico scomparso prematuramente.
In un anno mi è toccato di vedere gente che ne parlava come se lo conoscesse intimamente, “imbratta pentole” che per esser stati con lui 4 giorni sono andati a ritirare premi in qualità di Allievi, la Michelin che ne ha giustificato l’uscita dalla Guida con un laconico “per cessata attività”.
Davvero pessimo gusto quello della Guida, forse secondo solo ad azioni di bieco sciacallaggio che sono proseguite qui e là in ordine sparso.
Il nostro mondo è anche questo. Finti abbracci, finti sorrisi, finte amicizie e millantati crediti buttati lì apertamente o in maniera velata.
Ed è proprio sulla scorta di queste brevi considerazioni che non condividerò con nessuno ciò che sento o ciò che provo. E’ troppo prezioso per dividerlo con chicchessia. E’ mio.
Ho molto riflettuto negli ultimi giorni su quale fosse il miglior modo per ricordarlo e l’unico che ho reperito era attraverso le foto dei suoi piatti.
Sei foto scattate dal suo fotografo preferito, suo figlio Guido Rizzuti, che qui ringrazio ed al quale da queste righe ribadisco pubblicamente “casa mia è casa tua”.
Non so dove sia Frank ora ma so per certo che qualcuno altrove si sta deliziando. Falli sognare Frank.
Un giorno di nuovo insieme amico mio.

Giustino Catalano

Foto banner – Guido Rizzuti
[slideshow_deploy id=’8410′]

Lascia un commento

Inizia a digitare per vedere i post che stai cercando.