Origini e peculiarità della pecan e la ricetta della Torta di noci pecan e caramello.
Le noci pecan sono un alimento in rapida crescita di popolarità a livello internazionale, grazie anche alla loro visibilità sui social media e nel campo del fitness negli ultimi anni. Anche se considerate salutari per la loro ricchezza di nutrienti, per molte persone sono ancora sconosciute.
Ma da dove provengono queste noci e quali sono le loro proprietà benefiche?
Anche se sempre più richieste, potrebbe non essere facile trovare noci pecan nei supermercati di grandi catene. Tuttavia, è possibile acquistarle presso negozi specializzati.
La noce pecan è il frutto dell’albero di pecan, la Carya illinoinensis. Questa pianta è coltivata principalmente in Nord America (a differenza degli anacardi che sono tipici dell’America centrale) e cresce fino a 25 metri di altezza, con alcuni esemplari che possono raggiungere i 40 metri.
Albero di noci pecan
L’albero di pecan ha un tronco largo e molte ramificazioni che creano una chioma estesa, per questo viene spesso usato come pianta ornamentale per ombreggiare i giardini e i parchi pubblici. Tuttavia l’albero è più famoso per le sue noci, ora richieste in tutto il mondo.
La pianta ha foglie lunghe e affusolate raccolte in rametti di 6 o 8 esemplari, e dalle foglie si sviluppano i frutti. Questi sono drupe dalla forma ovale e allungata, con un guscio rigido e spesso e un seme interno marrone scuro.
A prima vista, i frutti di pecan sembrano simili alle comuni noci che possono essere trovate nei boschi europei. Tuttavia hanno una forma più allungata e affusolata e un guscio esterno più liscio.
Le noci pecan vengono raccolte tra la fine di settembre e novembre e possono essere conservate a temperatura ambiente per molto tempo.
Nel continente americano, dove la loro coltivazione è iniziata solo nel 1846, le noci pecan sono state consumate sin dall’antichità, mentre in Europa sono arrivate solo di recente.
Possono essere utilizzate al posto delle comuni noci, ma hanno proprietà nutrizionali più interessanti.
Sono molto più leggere rispetto alle noci classiche, infatti un singolo esemplare pesa mediamente tra i 20 e i 25 grammi contro i 35-45 delle noci classiche.
Ciò nonostante la quantità di nutrienti che esse contengono è molto elevata. Parliamo infatti di proteine, grassi sani, fibra, vitamine del gruppo B, magnesio, zinco, fosforo e potassio. Tutti nutrienti essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Inoltre le noci pecan sono considerate anche un ottimo alleato contro la formazione dei radicali liberi che sono responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule. Queste noci sono poi particolarmente indicate per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, grazie alla presenza di grassi sani che favoriscono la salute del cuore e delle arterie.
Le calorie per 100 grammi sono nella quantità significativa di 690 con pochi carboidrati ma moltissimi grassi per la maggior parte “buoni”.
Il loro uso in cucina è davvero vario prestandosi sia per ricette dolci che salate.
Jim Croce
Una curiosità prima di passare alla ricetta.
Il 30 settembre 1973 l’astro nascente del folk americano Jim Croce (I got a name, per avere un riferimento) perdeva la vita a Natchitoches in Louisiana in un incidente aereo dove il piccolo velivolo sul quale viaggiava nel tentativo di effettuare un atterraggio di emergenza si schiantò contro l’unico albero esistente. Era un albero di noci Pecan.
Torta di noci Pecan al caramello (non è una ricetta economica e tantomeno dietetica!)
Impasto:
220 gr di farina 00
3 gr di sale
120 gr tazza di burro freddo
4-8 cucchiai di acqua ghiacciata a seconda della necessità
crema:
3 uova grandi (55-65 gr l’una)
160 gr di zucchero
350 gr di zucchero semolato per la salsa al caramello
150 ml di acqua a temperatura ambiente per la salsa al caramello
40 gr di burro fuso
300 gr di noci pecan
Procedimento
Passo 1 (facciamo la base)
Mescolate la farina e il sale in una grande ciotola fino a quando non sono ben mischiati. Riducete il burro con una forchetta a pomata. Gradualmente mescolate l’acqua con una forchetta, 1 cucchiaio alla volta, fino a quando l’impasto non si tiene insieme. Formate una palla. Appiattite in un disco di 1 – 1.5 cm di spessore. Avvolgere in pellicola trasparente. Lasciare raffreddare in frigo per 30 minuti.
Passo 2
Scaldate il forno a 200°. Su una superficie infarinata, stendete l’impasto in un cerchio di 24-26 cm. Foderate una teglia da torta con l’impasto. Tagliate i bordi, se necessario e riponete in frigorifero fino all’utilizzo.
Passo 3 (facciamo la salsa al caramello e il ripieno della torta)
Sciogliete a fuoco dolce avendo cura di mescolare spesso 350 gr di zucchero semolato. Quando sarà fuso aggiungete 150 ml di acqua e alzate la fiamma mescolando sempre. Farà della schiuma. Appena questa si dirada spegnete il fuoco e mescolate ancora qualche minuto. Otterrete la salsa al caramello. A questo punto sbattete le uova in una ciotola ed aggiungete lo zucchero continuando a sbattere fino a quando non si è sciolto. Mescolate il composto con la salsa al caramello a temperatura ambiente e il burro fuso fino a quando non sono ben amalgamati tra loro. Aggiungete le noci pecan tritate e conservatene una ventina per la decorazione superficiale. Versate il composto nella sfoglia riposta in frigorifero in precedenza.
Passo 4 (cuociamo e serviamo)
Cuocete in forno per 45 minuti o fino a quando uno stuzzicadenti inserito al centro ne esce pulito a 180°. Lasciate raffreddare completamente su una griglia.
Tradizionalmente la si serve con una pallina di gelato alla vaniglia o della crema inglese ma già così una fetta vale un pasto completo.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.