La pizza del sabato: “Miracolo” di Ernesto Varricchio
Se vi trovate sulla strada che conduce da Caserta a Benevento, in tenimento di Apollosa, sulla via Appia all’altezza dell’Epitaffio, sulla destra vi troverete l’insegna dell’Oasi dell’Antica Quercia.
Il locale esiste da diversi anni ma dalla strada non si percepisce la potenzialità e la dimensione dello stesso che oltre ad essere dotato di ampio parcheggio, ha anche la particolarità di avere spazi esterni ampi e ben strutturati anche per le sere estive umide che sale interne molto curate.
Molte feste non disturbano i clienti perché sono destinate a sale appositamente create. Insomma un luogo che mi ha colpito e ne racconterò altrove.
La pizza del sabato che ho scelto in questa mia visita è una pinsa condita con pomodoro Miracolo di San Gennaro (Presidio Slow Food), fior di latte di Agerola della storica azienda agerolese Fior di Agerola di Gennaro Fusco e olio delle colline sannite alle pendici del Taburno.
Una margherita su una pinsa ma con quei 3 ingredienti che la rendono unica nella sua semplicità. Un richiamo al perché la margherita resta la pizza “perfetta”.
Impasto perfetto con una maturazione molto lunga.
Consigliatissima tra le varie proposte per chi ama semplicità e gusto. Davvero buona.
Oasi dell’antica quercia
Aperto al sera dalle 19 alle 23
Chiuso il martedì
Tel 0824360108
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.