"L'Alchimia dell'uomo di ferro"

La “Dritta” di cui vi parlo non è una un buon consiglio o un indicazione ma, piuttosto una monocultivar di oliva che dà un fantastico olio prodotto in Abruzzo, per la precisione a Pianella (PE), grazie anche alle sapienti mani di Massimiliano D’Addario.
L’azienda Palusci merita una visita, e così anche l’incontro con “L’Uomo di Ferro”…… cosi’ si chiama l’olio di punta.
Vi rimarrà ben impresso. Io non posso che descrivervi l’azienda.

Secoli fà iniziò la coltivazione dell’olivo da parte dell’azienda Palusci nel comune di Pianella, un paesino di collina concluso tra il mar Adriatico ed il Parco Nazionale della Majella ad un’altitudine compresa tra i 200 ed i 300 m. s.l.m.; la sua orografia e posizione geografica rende questo territorio tra i più vocati all’olivicoltura in Abruzzo.

Gli antichi ritrovamenti scritti in cui vennero impiantati i primi oliveti sono datati 1155 anno.
Fu da questo periodo che, via via nei secoli a seguire, iniziò la selezione clonale sulla Cultivar Autoctona Dritta.
Connubio inscindibile quello tra i terreni argillosi e la Dritta. E di ciò ne sono testimone le migliaia di olivi secolari presenti , che attraverso generazioni avvicendatesi nel lavoro dei campi, hanno sempre mantenuto armonicamenteil naturale portamento assurgente.
L’Azienda Palusci, condotta direttamente dal’Oleologo Massimiliano D’Addario, coltiva gli oltre 7 Ha di oliveti da molti secoli sempre nello stesso piccolo paradiso agroambientale, dove le colline maestose accolgono le chiome argentee degli olivi che si perdono a vista d’occhio nei dolci declivi.

In questo contesto la sapienza, la bravura e la passione dei contadini e mastri oleari, che da tempo ripetono faticosamente gli stessi gesti con pazienza e con amore si fondono con le più moderne tecnologie riuscendo ad ottenere un prodotto eccezionale.
Un’esasperata e laboriosa ricerca della qualità assoluta ed il controllo di tutte le fasi di produzione e trasformazione rendono a pieno la filosofia Palusci; tutto è curato con amore e passione come una mamma farebbe con il suo neonato rendendoli veri e propri maniaci dell’elaiotecnica.

Il pensiero Palusci è rivolto agli oli monovarietali che sono simbolo di terroir, varietà, coltivazione, condizioni climatiche, tecniche estrattive, “abruzzesità” (ndr mi si lasci passare il termine). Tutti fattori che fusi tra loro per raggiungere l’eccellenza di extravergini inimitabili.
Oltre alla varietà Dritta che contraddistingue il 90% della produzione, coltiva anche le varietà Leccio del Corno, Leccino e Pendolino ed Olivastri, questi ultimi utilizzati solo come impollinatori.
La Raccolta viene effettuata mediante brucatura manuale per gli oliveti secolari e con la quella a vibrazione per i pochissimi nuovi impianti; tutte e due le tecniche preservano le drupe da alterazioni fisiche e chimiche che darebbero caratteristiche di scadimento qualitativo nell’olio.
Una volta raccolte le olive vengono depositate in cassette di plastica rigida forate da circa 18 Kg che serviranno per il trasporto al vicinissimo frantoio; infatti la molitura avviene al massimo entro le 12 ore successive alla raccolta.
Per la frangitura viene utilizzato un modernissimo frantoio a ciclo continuo a 2 fasi con estrazione a freddo per tutti i prodotti ad eccezione dell’olio novello che viene ottenuto con un vecchio frantoio a ciclo tradizionale che utilizza ancora molazze in pietra di granito seguite da presse garantendo un’autentica spremitura a Freddo come una volta.
Prima dell’imbottigliamento gli oli sono conservati in serbatoi di acciaio inox a temperatura costante dove l’olio decanta lentamente ed in maniera non forzata; infatti l’ azienda non effettua filtrazioni garantendo a pieno le caratteristiche naturali e tipiche nel prodotto finito dando grande personalità ai suoi extravergini
Palusci regala agli appassionati e cultori dell’extravergine autentiche emozioni.

Due i monovarietali.
“L’uomo di Ferro” di monocultivar Dritta, il prodotto più rappresentativo dell’ azienda con amaro e piccante spiccati ma armonici. Un olio con forte personalità, ricco, forte, ma al momento giusto anche raffinato.
“Alchimia” monocultivar di Leccio del Corno che rappresenta il prodotto più raffinato, più morbido. Dal gusto leggermente piccante e amaro chiude in un dolce finale che lascia la bocca con note delicate e pulite.

Az. Agr. Palusci Marina
Contrada Fonte Gallo ,2
65019 Pianella (PE)
cell. 339 2285185

di Marco Palantrani (foto per gentile concessione della Confraternita del Grappolo su richiesta dell’autore)

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