Latte, in Puglia prima degustazione verticale di formaggio per il centro Sud

BRUNA

Serata evento a Bari: più conoscenza e valore alle nostre eccellenze col monolatte disolabruna®

Il latte non è tutto uguale, c’è una grande differenza fra Made in Italy e Born in Italy, e cioè fatto in Italia oppure nato in Italia. E c’è una differenza ancora più importante, quella che fa la natura: il latte cambia a seconda della razza di vacche dal quale è prodotto.

Se aggiungiamo che la Puglia è il quarto polo zootecnico d’Italia, ed il primo nel Mezzogiorno, ecco che ci sono tutti gli ingredienti giusti per la serata evento di venerdì 13 dicembre a Bari, ore 18 a Villa Romanazzi Carducci. Per la prima volta nel Centro Sud Italia ci sarà una verticale di formaggio prodotto al 100% da vacche di razza Bruna, con ben sei annate diverse da approfondire, annusare, toccare e finalmente degustare con la regia di una delle maggiori esperte d’Italia. A condurre l’appassionante verticale sarà la vice presidente Onaf Maria Sarnataro, altresì vice presidente AIS (Associazione italiana Sommelier) Campania.

CACIOCAVALLI APPESI

Questa serata evento è la prosecuzione, anche nel Mezzogiorno, di un percorso di maggiore conoscenza del lavoro degli allevatori e del latte a km zero e, quindi, degli eccellenti formaggi con la pecularietà monolatte avviato dal Consorzio Valorizzazione Prodotti razza Bruna Italiana (CVPRBI) che nel Belpaese ha 26 soci. L’impegno quotidiano dell’Associazione nazionale allevatori di razza Bruna, che gestisce il libro genealogico della razza, nel circuito disolabruna® garantisce la rintracciabilità del latte.  “La certezza che quel latte italiano sia da vacche di razza Bruna, sta facendo crescere il numero dei caseifici che – spiega il presidente Corrado Barella – per differenziare l’offerta, lavorano il latte delle brune remunerandolo adeguatamente agli allevatori. Ciò spiega perché si sta diffondendo nei grandi allevamenti di pianura e non solo”. All’evento barese parteciperà il segretario del Consorzio, dott. Enrico Santus, nonché direttore Anarb (Associazione nazionale allevatori bovini della razza Bruna).

Con coraggio, i 26 soci italiani del Consorzio dedicato al latte disolabruna®, sono impegnati nella grande sfida di far conoscere ed apprezzare questi formaggi ricchi di peculiarità (come il latte da cui hanno origine) agli addetti ai lavori ed agli appassionati di bontà casearie. Il meglio dei formaggi Dop italiani e soci del Consorzio per la razza Bruna, ed in particolare quelli del Centro Sud, si danno insomma appuntamento a Bari venerdì 13 dicembre.

Ma quali sono le differenze fra i formaggi disolabruna® e tutti gli altri? La parola sarà data prima al palato con la degustazione verticale della più antica (ed anche la più imitata in tutto il mondo) Denominazione d’Origine Protetta d’Italia: il parmigiano reggiano Dop disolabruna®. Per immergersi pienamente nelle peculiarità di questo latte pregiatissimo, poi la parola passerà alla scienza con la relazione del prof. Michele Faccia (Università di Bari). A conclusione ci sarà una degustazione di formaggi disolabruna® che andranno dal Bitto Dop della Valtellina (Sondrio) fino alla neonata Dop Mozzarella di Gioia del Colle.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) nata a Grinzane Cavour (Cuneo) nel 1989 e che da tre anni ha anche una delegazione in Puglia.

4 parmigiano marchiato

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