Le cose fatte per bene. Il primo aprile è risorto definitivamente il Rione Sanità di Napoli.

Molti quando nomini il Rione Sanità di Napoli storcono il naso e non ho mai capito il perché.
Saranno i soliti luoghi comuni, sarà che se ti rapinano a Via dei Mille fa forse chic mentre alla Sanità “te lo avevo detto io!”, ma a me i conti ogni volta non tornano.
I primi tre anni delle elementari li ho fatti ai Miracoli agli ex Educandati Femminili e da studente liceale, quando funzionava, per tagliare per scuola scendendo dai Colli Aminei molte volte prendevo l’ascensore e passavo per la Sanità. Lì da studente universitario andavo a mangiare la pizza da Concettina ai Tre Santi. Per me è sempre stato un luogo come un altro, senza se ne ma.
Poi scopri che il Rione si è svegliato. Finalmente, mi vien spontaneo di dire. E’ nato un Comitato di giovani che ha messo in piedi una Fondazione (la Fondazione San Gennaro che a breve nascerà) partendo da una delle ricchezze certe della zona. Le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso.
E da lì attorno tutto ha cominciato a muoversi. Sono nati posti di lavoro e occasioni nuove per la gente del luogo. Come quasi a voler dimostrare che se lo Stato ti abbandona, o meglio ancora, ti dimentica, può farti solo bene perché metti in piedi ciò che vuoi con meno burocrazia possibile e… non ci mangia nessuno.
L’occasione per rendermi conto di come e quando tutto ciò sia avvenuto me l’ha fornita l’amica Monica Piscitelli che ringrazio da questa pagina nuovamente per la bella realtà che è riuscita a farmi intravedere in meno di due ore.
L’instancabile Monica ha messo in piedi un progetto che bene si integra con questo rinnovato spirito autonomista del Rione. Assieme al giovane e talentuoso pizzaiolo Ciro Oliva, quarta generazione della Pizzeria Concettina ai Tre Santi, e alla Chef Rosanna Marziale, coadiuvata dal Parroco Don Antonio Loffredo e dai giovani del menzionato Comitato Locale ha organizzato un pomeriggio che è solo l’aperitivo di quanto accade e accadrà ancor di più nel Rione Sanità, lontano dalle scintillante vetrine della Napoli bene e vicinissimo al vero cuore della città, quello pulsante, attivo, fatto di tanta sostanza e poca forma.
Nel Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità, denominato “Monacone”, ed ubicato al di sotto delle arcate del Ponte della Sanità, il Primo di Aprile si è svolto un incontro dove è stata presentata la Fondazione, un mini progetto sul cibo che ha coinvolto numerosi ragazzi e ragazze del Rione in maniera attiva e i primi risultati dell’azione di raccolta effettuata da Ciro Oliva con la Pizza San Gennaro sulla quale un euro era stato destinato direttamente all’istituendo organismo.
La partecipazione sia della gente del luogo, in primis i ragazzi, e di chi era stato invitato è stata davvero considerevole. A Rosanna Marziale, tra le scenografie allestite dagli scolari del Rione Sanità con recuperi artistici alla Basquiat di cassette di frutta, è stato affidato il compito, già parzialmente svolto in precedenza, di spiegare ai ragazzi le vere ricchezze della nostra regione. Coadiuvata dal suo bel cortometraggio ha così potuto servire un facile assist al giovane Ciro Oliva.
Dalla teoria e racconto alla pratica. Accanto alle pizze fritte della Pizzeria sono stati serviti la mozzarella del Mini caseificio Costanzo di Lusciano, la Birra Artigianale fatta con cereali dell’Alta Irpinia del Birrificio Serro Croce di Monteverde, i succhi di frutta della Masseria Giosole di Capua. Non sono mancati degli ottimi finger food della Chef Marziale.
L’augurio è, per quel che mi riguarda, che tutto ciò prosegua e, soprattutto, sia sempre più attenzionato da chi scrive di cibo e messo in evidenza come vero esempio da seguire.
Diceva Giorgio Gaber “l’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme. Non è il conforto di un normale voler bene. L’appartenenza è avere gli altri dentro di se”.
Facevo bene a passare per la Sanità. Se servirà non esiterò a farlo. Anzi, ci andrò di proposito.
Un grazie a Luciano Furia per le bellissime foto messe a disposizione.

di Giustino Catalano
Foto Luciano Furia
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