Lowinfood, il progetto contro lo spreco alimentare

Un team di giovani ricercatori dell’Università della Tuscia (Viterbo) ha visto premiare la propria proposta di progetto in un bando europeo molto competitivo.

Lowinfood ha lo scopo di testare l’efficacia di una serie di innovazioni nel ridurre lo spreco alimentare.

Un lavoro che durerà 4 anni e metterà sotto osservazione in particolare i settori ittico, dell’ortofrutta e della panificazione.

Verranno testati software che permettono a supermercati e ristoranti di prevedere le vendite, in modo da evitare di acquistare cibo in eccesso, app che aiutano i consumatori a sprecare meno cibo in casa e piattaforme per gestire al meglio i prodotti agricoli che non vengono assorbiti dal mercato.

Il progetto riguarda 27 partner da tutta Europa. Un gruppo ampio e variegato coordinato dall’università della Tuscia: Clara Cicatiello e Emanuele Blasi in qualità di coordinatori del progetto, Barbara Pancino e Luca Secondi come responsabili di specifiche attività del progetto.  

“Una bella sfida per le nostre imprese della panificazione – dice Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia – chiamate a dare un contributo alla ricerca di soluzioni innovative per la riduzione dello spreco di cibo e dei rifiuti. Ed una opportunità per il territorio, partecipe, grazie all’Università della Tuscia, di un importante progetto che ha come orizzonte la sostenibilità del sistema economico e sociale e dell’ambiente. Lowinfood rafforzerà il rapporto tra le imprese e l’Ateneo viterbese, che si conferma polo d’eccellenza non solo a livello nazionale”.

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