Moravia: la grande regione vitivinicola della Repubblica Ceca

Moravia

La vite è una delle poche piante in grado di esprimere la traccia del paesaggio e del luogo nella sua forma finale ‒ il vino ‒ in modo complesso ma sensibile.

I vigneti nelle terre ceche si trovano nella parte centrale della diffusione della vite in Europa e da essi derivano vini di straordinaria diversità dai nostri e che si distinguono appunto da quelli mediterranei per le note fruttate e speziate originali, lo spettro ricco di sostanze aromatiche e un sapore più armonioso, meno secco.

Ci sono due regioni vinicole nella Repubblica Ceca: Boemia e Moravia.

La coltivazione della vite e la produzione di vino si sono diffuse in questi luoghi sicuramente fin dall’insediamento slavo durante l’Impero della Grande Moravia nel IX e X secolo dell’era cristiana e i primi documenti in proposito risalgono appunto agli inizi del X secolo, ma alcune fonti osservano che molto più realisticamente già nel III secolo della nostra era i legionari della X legione romana avevano piantato la vite sulle terre ai piedi delle montagne Pavlovské. Era costume degli antichi Romani piantare abitualmente anche la vite dovunque arrivavano a fondare una colonia per allargare il proprio impero.

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Nei terreni della Pálava sono stati trovati cesoie e attrezzi tipici dei lavori in vigna che sono originari di quel periodo e ciò pende nettamente a favore di tale ipotesi. Già nel medioevo si notava una netta vitalità enologica a conferma storica di questa tradizione. Come già scritto nel precedente articolo sui vini di Boemia, a quel tempo nella storia enologica di queste terre incise fortemente l’autorità, con l’imperatore Carlo IV conte di Lussemburgo (1316-1378), appassionato di vino e grande fautore di nuove vigne. Proprio lui aveva dato la prima forma all’enologia boema, ed è stato per incarico suo che nei dintorni di Praga si sono piantate barbatelle di vitigni provenienti dalla Borgogna. Non è un caso che Carlo IV sia diventato anche uno dei principali patroni dei vignaioli cechi.

In Europa, i vini della Moravia e della Boemia erano già conosciuti e apprezzati fin dal Medioevo.

Vale la pena di notare che è proprio dai dintorni di Praga che le vigne si sono poi mosse verso la Moravia dove su questi terreni nel XIX secolo si trovavano già circa 18.000 ettari di vigneti, praticamente come oggi. Dall’introduzione della moderna legge del vino nel 1995, i vini della Moravia e della Boemia hanno subito un grande sviluppo qualitativo e rientrano anch’essi tra i migliori vini d’Europa. I rossi si caratterizzano per l’interessante gamma di aromi e la ricchezza di sostanze estrattive, i bianchi per l’armoniosa combinazione di sapori corposi con una fresca acidità. Più recentemente stanno prendendo piede anche i vini rosati che, grazie alle moderne tecniche di lavorazione, risultano corposi ed espressivi, ma allo stesso tempo morbidi e vellutati, belli non solo per il loro colore ma anche per il loro eccezionale carattere giovanile.

La regione vitivinicola della Morava offre condizioni eccellenti per la produzione di vini bianchi con un’interessante gamma di aromi e spezie, che sono completati dalla sostanza dei terreni fertili di queste terre. L’interazione di aromi e sapori è sottolineata dalla fresca acidità, grazie alla moderna tecnologia  del freddo, che incoraggia a sorseggiare a ogni sorso un altro sorso di questi vini armoniosi, caratteristici delle singole zone vitate della Moravia. I vini rossi della Moravia hanno invece accompagnato da sempre la dieta rurale e hanno rinforzato i produttori di vino nel loro duro lavoro.

Al sapore non è mai mancata una genuinità terrosa accompagnata dal carattere fruttato del vino rosso che è recentemente cambiato anch’esso grazie all’applicazione della moderna tecnologia, che gli ha conferito loro una finezza prima sconosciuta.

Il pittoresco paesaggio della Moravia meridionale, le sue condizioni naturali uniche e l’architettura dei palazzi, delle cantine e delle chiese sono anche un’attrazione e una meta popolare per chi è interessato all’enoturismo. Il clima è continentale, di transizione, con occasionali intrusioni di aria umida dell’Atlantico oppure di aria gelida dall’interno. Il periodo vegetativo della vite è un po’ più breve rispetto all’Europa occidentale, ma è caratterizzato nella maggior parte degli anni dalla maggiore intensità termica dei mesi estivi, che ha un effetto favorevole sull’accorciamento delle fasi di maturazione delle uve e consente quindi anche la coltivazione di vitigni tardivi che producono vini di alta qualità. La maturazione delle uve in questa regione è comunque più lenta che in Italia, il che significa che trattengono e concentrano una sempre maggiore varietà di sostanze aromatichee un po’ meno di zucchero che si trasforma in alcool durante la vinificazione.

La regione vinicola della Moravia comprende circa 18.500 ettari di vigneti, che rappresentano il 96% dei vigneti registrati nella Repubblica Ceca. Ci sono 308 villaggi vitivinicoli e 1.142 vigneti, gestiti da quasi 15.000 viticoltori. Secondo l’Istituto idrometeorologico ceco, dal 2000 al 2020 la temperatura media annuale è stata di 10,35 °C, la piovosità media annua di 568 mm e la luce solare media annuale di 1.944 ore. La regione vinicola della Moravia si estende in una fascia intorno al 49° parallelo, proprio come la regione vinicola dello Champagne o le migliori regioni vinicole della Germania.

La Znojemská è la zona vitivinicola più occidentale della Moravia e deve i suoi vini bianchi aromatici, pieni e freschi non solo all’abilità dei viticoltori locali, ma anche alle condizioni naturali e climatiche ideali. I venti freddi dei vicini altopiani boemo-moravi, insieme all’influenza termoregolatrice dei fiumi Dyje, Jevišovka e Jihlava, conferiscono ai vini dei terreni di Znojmo il loro inconfondibile sapore speziato e la pienezza. Grazie all’alternanza di giornate soleggiate e notti più fresche, le uve maturano più lentamente, ma conservano le loro sostanze aromatiche e raggiungono un’elevata qualità.

La Mikulovská Pálava è l’ultimo sperone delle steppe della Pannonia e qui le montagne calcaree, un luogo con un’atmosfera unica, si ergono ripide dal paesaggio dolcemente ondulato delle foreste alluvionali del parco naturale del fiume Thaya, il basso Podyjí. Sulle pendici delle falesie calcaree sono presenti massicci carichi di loess e argilla calcarea, mentre nella parte meridionale verso l’Austria sono presenti sabbie diffuse. Dai terreni profondi del loess le viti traggono una più ampia gamma di nutrienti per la produzione di sostanze aromatiche, una netta piccantezza e un’originale espressione di sapidità. La Mikulovská Pálava produce così ottimi vini dal carattere particolare ed è una meta turistica nazionale.

La Velkopavlovická costituisce il cuore della produzione di vino rosso in Moravia. Tuttavia, anche i vini bianchi, in particolare le varietà aromatiche, prosperano qui sui terreni sabbiosi. Nella parte centrale della zona sono presenti suoli su argille calcaree e rocce sedimentarie, arenarie e siltiti. Qui predominano le varietà rosse, che vengono piantate su terreni ad alto contenuto di magnesio. I vigneti si estendono dal centro un tempo principale della zona ‒ la città di Hustopeče ‒ attraverso Starovičky, Velké Pavlovice, Bořetice, Vrbici e Kobylí fino alla città con la più grande superficie di vigneti del comune, cioè Velké Bílovice.

La Slovácká si trova lungo il confine con la Slovacchia e l’Austria. I costumi popolari locali, i canti, le danze, i mestieri e le usanze tradizionali sono riusciti a catturare il cuore di molti visitatori e la tradizionale vinificazione dei grandi vini di queste terre vanno di pari passo con il caratteristico folklore. La Slovácká gode sul suo territorio di condizioni naturali molto diverse. I vigneti si trovano nella valle del fiume Morava, nell’aspro paesaggio collinare del Bílé Karpaty, sulle pendici meridionali della foresta di Chřiby e Ždánický, nei dintorni di Uherské Hradiště.

I vini moravi hanno attraversato nei recenti decenti un periodo di grandi cambiamenti. Dopo la caduta del regime precedente, quando queste vigne sono ritornate in mano ai privati la dinamica dei cambiamenti nelle tecnologie enologiche, le modernizzazioni e anche l’ingresso nell’Unione Europea hanno provocato una benvenuta vitalità. Hanno cominciato a vedere la luce programmi di rivitalizzazione delle vigne e delle attività enologiche, fra i quali, per esempio, il programma di ”Sviluppo dell’enologia in Moravia” finanziato dai fondi d’investimento europei come il programma PHARE. È dopo la sua introduzione che ha iniziato l’attività il Centro Nazionale del Vino che ha sede nello storico castello di Valtice, situato nelterritorio turistico Lednicko-Valtický che oggi tutelato dall’UNESCO.

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