Mozzarella, piacere e benessere in un solo boccone (ma attenzione agli abbinamenti) – parte II

Mozzarella

La mozzarella è uno dei cibi più amati e consumati dagli italiani. D’estate, poi, diventa l’ingrediente prelibato per arricchire insalate e panini.

Oltre al gusto, la mozzarella è amica del benessere perché ricca di sali minerali e vitamine, come ti ho già spiegato QUI.

Ora andiamo a vedere cos’altro c’è da scoprire sulla regina della tavola italiana.

Meglio la mozzarella di bufala o di vaccina?

La prima è migliore per il gusto, la seconda per la linea. La mozzarella di bufala è realizzata con un latte più grasso di quello di vacca, per questo il prodotto che ne deriva vanta un gusto migliore, ma un contenuto calorico maggiore. Una mozzarella di bufala ha circa 40 calorie in più rispetto a quella di vaccina. Per questo motivo, consiglio sempre ai miei pazienti di non esagerare con le dosi.

Mozzarella e pomodoro, sì o no?

La caprese, il più classico degli abbinamenti, è spesso considerata come una soluzione light. In realtà, non è così! Si tratta di un piatto molto ricco dal punto di vista nutrizionale, soprattutto di sali minerali.

Per questo motivo, consiglio la caprese agli sportivi; la sconsiglio, invece, a chi tende a prendere chili facilmente oppure soffre di ritenzione idrica.

Mozzarella e prosciutto, sì o no?

Mozzarella e prosciutto sono due alimenti altamente proteici, quindi occhio al sale e alle quantità.

Consiglio di diminuire la quantità di mozzarella, lasciando più spazio al prosciutto.

Mozzarella filante, sì o no?

Lo so, la mozzarella cotta filante è uno dei piaceri della vita ai quali si rinuncia con molta difficoltà.

Per questo motivo, non la proibisco ai miei pazienti, ma sto attento alle dosi e alla frequenza. A livello nutrizionale, la mozzarella cotta non perde i suoi valori, ma è bene seguire una modalità di cottura più salutare.

Ad esempio, per la pizza margherita, consiglio di aggiungere i ciuffi di mozzarella solo durante la fase finale di cottura, così da potersi sciogliere poco.

Ciò che cambia è la difficoltà di digestione dovuta alle proteine e quindi molto dipende dalle proprie capacità digestive, soprattutto se si vuole accompagnare alla pizza un fresco bicchiere di birra.

Come deve essere conservata la mozzarella?

Di solito, la mozzarella viene venduta insieme al siero, il suo liquido di conservazione che le permette di rimanere morbida e ben idratata. Nei mesi in cui non fa molto caldo, si consiglia di lasciarla fuori dal frigo per conservarne il sapore purché sia consumata entro un paio di giorni. In frigo, invece, la si può tenere anche 3-4 giorni ad una temperatura che va dai 3 ai 10 gradi. Esistono anche le mozzarelle a lunga conservazione.

Posso congelare la mozzarella?

La mozzarella può essere anche congelata e utilizzata in un secondo tempo in cucina, magari per la preparazione di una pietanza da infornare, come la parmigiana.

Da cosa mi accorgo che una mozzarella è andata a male?

Una volta acquistata una mozzarella confezionata bisogna seguire la scadenza riportata nella sua confezione. Una confezione troppo gonfia indica che il prodotto non è fresco. Una volta tolta dalla confezione, lo strato esterno della mozzarella deve essere solido. Quando, invece, la mozzarella comincia a sfaldarsi ed è giallognola, vuol dire che non è buona o non è molto fresca.

Una mozzarella scaduta da pochi giorni può essere consumata ugualmente. Basta cuocerla ad alte temperature, bloccando così l’eventuale formazione di batteri. Se poi il sapore risulta amaro, è meglio non mangiarla.

Per maggiori informazioni visita il mio blog (QUI) e la mia pagina facebook (QUI).

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