Nella Trattoria di Peppino si dice: “A rumaste cuntente?”

Poco distante dal centro della bella Martina Franca, in provincia di Taranto, c’è un trullo, o meglio, una trattoria in un trullo. Uno di quei posti in cui, dopo una giornata al mare e con gli amici giusti, ci si perde in chiacchiere e sorrisi, assaporando la vita nella sua semplicità.
Ci sono stata solo un mese fa; mi hanno portato degli amici che sanno quanto io ami questi luoghi. Posti semplici e ricchi di storia, le belle Trattorie tipiche italiane, ma mi raccomando, quelle con la T maiuscola, quelle in cui la vera protagonista è la cucina casalinga fatta con prodotti semplici e del territorio, con piatti dai colori allegri, dai sapori intensi e genuini… con piatti di una volta.
Peppino, insieme alla moglie Franca e a due figli e qualche nipoti, porta avanti orgogliosamente dal 1969 questa realtà a conduzione familiare. Il suo stretto parlare in tarantino, ahimè, qualcosa mi ha fatto perdere nell’ascolto dei suoi racconti. In mio aiuto è venuto Angelo, suo figlio, che si è intrattenuto con me a chiacchierare dopo la mia visita al piccolo museo di ricordi, raccolti da Peppino durante un’intera vita. Ma non solo Angelo, suo figlio, mi ha parlato di lui. Lo ha fatto anche un altro Angelo, in questo caso suo nipote. Riporto qui di seguito un ricordo che mi ha gentilmente regalato.
“Ogni momento che ho vissuto con lo Zio Peppino rimarrà nella mia memoria, potrei dire che l’ultimo è il più bello, ma non è cosi. Lui è un uomo unico, un’ instancabile lavoratore vissuto all’insegna del sacrificio e del rispetto altrui. La sua simpatia è contagiosa. E’ un uomo umile che trasmette serenità, un buon esempio per tutti noi. E’ accogliente con tutti e sempre ospitale.”
Suo nipote, Angelo Ceci, mi ha fatto l’onore di raccontarmi la ricetta di famiglia del sugo di braciole, tutt’oggi preparata in trattoria.

Sugo di braciole alla ‘Ceci’
Ingredienti per 4 persone

Sugo:
• 1kg di passato di pomodoro
• 150 gr olio
• 1 o 2 foglie di alloro
• 1 cipolla bianca
• Sale
• Vino bianco quanto basta

Braciole:
• 4 fettine di girello di vitello
• Aglio, prezzemolo, pepe, sale e scaglie di pecorino
• Spiedini in metallo

Stendere le fettine e condirle con un pizzico di foglie di prezzemolo tritato, un po’ di sale, un po’ di pepe, pochissimo aglio tritato e qualche piccola scaglia di pecorino. Questo “ripieno” va posato al centro della fettina, che poi va arrotolarla su stessa e chiusa dai lati con degli spiedini.

In un tegame capiente mettere quindi l’olio e la cipolla “finissimamente tritata” , e, a fuoco molto basso far appassire e non dorare. Porre quindi le braciole, e farle lentamente rosolate da ambo i lati. Sfumare con poco vino, aggiungendo poi, una volta evaporato, la salsa e l’alloro.
Continuare a cuocere per circa 1 ora e mezza sempre a fuoco lentissimo, regolando di sale e controllando spesso. Aggiungere poca acqua se necessario.

Trattoria delle Ruote di Giuseppe Ceci
Strada per Ceglie km.3
Martina Franca (TA)
Tel. 080-4837473

articolo e foto di Cinzia Tosini
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