Nuovi investimenti per l’insalata dell’orto
Nuovi investimenti per L’Insalata dell’Orto.
Si dota di nuove strutture per la conservazione degli ortaggi.
Sviluppa ancora l’autoproduzione di energia green e amplia le serre di produzione per sfalciati e fiori eduli nel quartier generale di Mira (Venezia).
L’impresa veneta ha poi realizzato un nuovo impianto fotovoltaico da 300 Kw, che si aggiunge ai 600 Kw già installati sulle coperture dello stabilimento.
Inoltre sono stati realizzati 4 ettari di serre dedicati a sfalciati e fiori eduli, di cui L’Insalata dell’Orto è il maggior produttore europeo.
Complessivamente l’azienda ha investito 1,5 milioni di euro, un intervento per consolidare il proprio percorso di crescita, un percorso che ora guarda anche alla Spagna.
L’azienda sarà infatti presente per la prima volta a Fruit Attraction (Padiglione 3 – Stand D -24, Fiera di Madrid 8-9-10 ottobre) con la sua proposta di insalate e radicchio rosso, ma anche una selezione di fiori commestibili con la gamma Miscele & Snack, che unisce i fiori eduli disidratati alla frutta secca in diverse miscele da usare in cucina o come snack durante la giornata (aperitivo, sport, merenda).
“La Spagna è uno dei pochi Paesi europei in cui ancora non operiamo: serviamo mercati molto più lontani, sia dal punto di vista geografico che culturale ed enogastronomico – spiega Sara Menin, product development manager dell’azienda veneta –
Finora non abbiamo mai cercato di indirizzare la nostra attività specifica verso la Penisola Iberica.
Vediamo in Fruit Attraction il primo passo per muoverci in questa direzione, forti del know-how acquisito con i più importanti retailer europei.
La Spagna produce molte insalate, è vero, ma non ha una coltivazione specifica dell’indivia: le insalate miste, poi, non vengono preparate con scarole adulte, ma spesso con lattughe baby e mini lattughe.
È lì, quindi, che vediamo la nostra opportunità.
Possiamo rivitalizzare la proposta attualmente presente nel mercato spagnolo, segmentando ulteriormente l’offerta – conclude Menin.
La cultura gastronomica italiana ha diversi punti in comune con quella spagnola: penso che potrebbero esserci occasioni interessanti anche per il radicchio rosso, un’eccellenza del nostro territorio che lavoriamo con orgoglio”.