O’ fiore mio

fiore mio pizzeria

Per parafrasare Enrico IV è il caso di dire che l’amicizia val bene una pizza!

     Una sera dedicata a raccontarsi e ritrovarsi con due amiche dopo le vacanze e la scelta per la cena cade su un locale nuovo, di tendenza: una pizzeria che sta facendo parlare di sé dopo il successo riscosso in Romagna e che a giugno ha inaugurato un nuovo locale.

     Ci accoglie un ambiente di accurato design con rilassanti colori pastello e ultra moderno negli accessori ma, mi colpisce, il forno non è a legna. Il menù unisce la tradizione alla creatività e, sicuramente, l’attenzione viene catturata dalla ricercatezza con cui sono stati scelti ingredienti e abbinamenti. I prodotti sono legati al territorio e alla stagionalità e questo lo apprezzo. Gradisco assai meno i prezzi che trovo piuttosto esosi; a fronte di una pizza napoletana a 12 € (per carità, l’origano di Pantelleria e le Olive di Gaeta per tacere del pomodoro antico di Napoli avranno pur dovuto pagare dazio per attraversare il mare, svalicare gli Appennini e approdare nella pianura padana), mando a spendere l’oculatezza e opto per una pizza che mi cattura per tre ingredienti che adoro: ricotta, fiori di zucca e cannella.

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     Il cameriere è gentile e simpatico e ci illustra con competenza ma senza passione, la particolarità degli impasti; crepi l’avarizia: scelgo l’impasto con l’enkir che mi cattura per il nome esotico e che, nella mia ignoranza, mi pare si possa abbinare bene con la cannella.
Eccola finalmente dopo una non proprio irrilevante attesa dovuta anche al fatto che le pizze vengono portate una alla volta: non oso pensare cosa accade a certe comitive di oltre dieci persone!

La preparazione dei piatti è certamente invitante.

     Gradevole alla vista anche se le dimensioni di quanto contengono sono piuttosto ridotte rispetto alla media delle pizze a cui sono abituata; per essere del tutto sincera l’unica che all’apparenza ha le sembianze di una pizza vera e propria è la “Marinara” di Silvia che l’aveva ordinata con prosciutto crudo in uscita e, invece, ha dovuto completarla lei perché se ne erano dimenticati. Sarà perché il cameriere ci ha spiegato che gli ingredienti della farcitura vengono messi a freddo?

     Le pizze di Claudia e mia, disposte a raggiera sul piatto dopo essere state tagliate in otto piccoli spicchi, sono nell’aspetto e nella consistenza più simili ad una focaccia, ma devo ammettere che l’impasto è morbido e il sapore gustoso. Su ogni spicchio, adagiato su una base di cremosa ricotta, troneggia un fiore di zucca appena scottato e ripieno con alici; il tutto cosparso da aromatica cannella.

o fiore mio_mod2     Davvero sfizioso e indovinato l’abbinamento tra il gusto deciso e saporito delle alici con quello delicato dei fiori di zucca, fusi dalla fragranza orientale della cannella che ne ha davvero esaltato i sapori.
Buono ma non eccellente; gradevole, ma non esaltante; piacevole, ma non indimenticabile. Sicuramente, invece, eccessivi i 18€.

     Amiche mie adorate che dire? Non posso certo dire di aver mangiato male ma, almeno per me, la pizza è “ Tutta ‘nata storia”!
Raffinata non sono mai stata e lo sapete bene; alla moda men che meno; a tavola mi piace stare in compagnia per mangiare bene e conversare, ma sono più…ruspante ecco!

Quando la tendenza legittima il salasso fatico a comprendere e ad accettare.

di Silvia Pergola

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