La raccolta delle olive è ormai iniziata anche in Abruzzo, e le previsioni per la campagna olearia 2023/2024 sono positive, presentando un miglioramento rispetto all’annata precedente. Gli esperti del settore ritengono che questa stagione sia promettente e che sia probabile un aumento della produzione.
Il presidente di Coldiretti Chieti, Pier Carmine Tilli, afferma che, nonostante alcune zone, come l’Alto Sangro in provincia dell’Aquila, possano sperimentare un leggero calo nella produzione a causa delle condizioni climatiche, l’andamento generale sembra indicare un aumento del 30-40% nella provincia di Chieti e in altre parti della regione. La qualità dell’olio dovrebbe essere garantita poiché non si sono verificati attacchi patogeni, a differenza dell’anno scorso, quando la mosca olearia aveva causato danni significativi.
Una fioritura favorevole in primavera e una buona allegagione fanno sperare in un raccolto migliore rispetto all’annata precedente, quando temperature estreme e l’attacco della mosca olearia avevano danneggiato le olive.
La questione dei prezzi è un punto focale, con l’olio all’ingrosso che subirà un aumento inevitabile. Questo aumento è in parte dovuto alle scelte di produzione spagnole, poiché si prevede un’annata negativa in Spagna. Ciò potrebbe portare a un aumento significativo del prezzo dell’olio in Italia, con prezzi al dettaglio attesi anche di 10 euro al litro. Tuttavia, la produzione di olio in Abruzzo sembra promettente, in particolare nell’area Vestina, che comprende i comuni di Pianella, Moscufo e Loreto Aprutino, noti per la varietà autoctona “Dritta”. Le olive sono in buone condizioni, e la regione si aspetta una raccolta migliore rispetto all’anno precedente, quando l’attacco della mosca olearia aveva causato gravi danni.
di Sara Del Vecchio