Pane, zucchero e olio. La merenda che non c'è più

Molte volte mi soffermo ad osservare mia figlia ed i suoi coetani e cerco di fare un parallello su come ero io ed i miei coetani.
Indubbiamente le differenze sono davvero tante. A volte a vantaggio di quelli della mia epoca, altre a vantaggio dei ragazzini di oggi.
Ma sul cibo e sul rispetto del cibo credo che non ci sia storia!
Lì noi eravamo davvero su un livello superiore.
Inutile indagare di chi sia la colpa.
Il colpevole o i colpevoli annoverano la società, lo stile di vita odierno, noi genitori e via dicendo in una lista eccessivamente lunga.

Giorni nel mentre guardavo la televisione è passato uno spot sui Flauti della Mulino Bianco, nota e gettonatissima merendina che viene ora pubblicizzata con una nuova ricetta che vede, quasi come elemento salutare il lievito madre.
Che il lievito madre lo sia è indubbio ma che lo stesso faccia ben poco se accompagnato da altri dieci e più ingredienti poco salutari è parimenti sicuro.
Così sono andato sul sito della nota Azienda e ho letto gli ingredienti di queste delizie.
Eccoli:
Crema al cioccolato 40% (sciroppo di glucosio, grassi vegetali non idrogenati, zucchero, acqua, latte scremato in polvere, amido di riso, cioccolato 3,5% corrispondente al 1,4% sul prodotto finito (pasta di cacao, zucchero, emulsionante: lecitina di soia), cacao magro, pasta di nocciole, fibra solubile: oligofruttosio, emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi di origine vegetale), farina di grano tenero tipo “0”, yogurt, zucchero, margarina (grasso vegetale non idrogenato, acqua), tuorlo d’uovo, sciroppo di glucosio-fruttosio, burro, aromi, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi di origine vegetale, lievito naturale, glutine di frumento, sale.

Non commento, ma mi torna alla mente un episodio che più volte si è ripetuto nel corso della mia infanzia e che qui mi piace di raccontare perchè ha a che fare con una delle merende di quel tempo.

Spesso dopo aver pulito la cucina, mamma ci vestiva e ci portava dalla zia Ninnarella.
Per me era una gioia immensa.
La zia aveva 14 figli( ora tutti adulti e sposati). Una camera con un letto a castello ed altre due camere da letto, anche se non ho mai capito come dividessero i cuscini.
Si stava tutti insieme.
Aveva il banchetto per bucare il corallo a mano. All’epoca non esistevano i trapani elettrici e tutte le donne torresi arrotondavano il bilancio familiare bucando il corallo.
C’era quel profumo strano di acqua e corallo che solo noi torresi conosciamo.
Arrivata l’ora della merenda, mamma ci fulminava con uno sguardo: non dovevamo far pesare i nostri morsi della fame su una famiglia così numerosa.
Ma io mia zia l’ho vista sempre con un gran sorriso e briosità e riusciva sempre a far mangiare tutti.
Ricordo ancora il sapore di quella fetta di pane, olio e zucchero. Tutti noi bambini seduti per terra a gustarci la merenda. Che ricordi. Che calore.

Ho riproposto pane zucchero e olio a mia figlia…mi ha guardata come una marziana.

di Mina Sorrentino
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4 thoughts on “Pane, zucchero e olio. La merenda che non c'è più

  1. Alessandra giorgetta ha detto:

    Ne avevo sentito parlare di pane olio e zucchero ma credo che non lo avevo mai mangiato. Sta mattina me lo sono fatto e anche ora come dolcino di fine pranzo. L’ho fatto con pane integrale olio extravergine molisani del paese dei miei nonni e zuccero di canna integrale (quello scuro appiccicoso e profumato). E’ proprio buonissimo!!! Poi ho guardato un po’ su jnternet è così ho trovato anche una bella storia. Grazie!!

    1. Chiara ha detto:

      Questo dolce me lo preparava la buonanima di mio nonno.
      Oggi avevo voglia di qualcosa di dolce e mi sono ritrovata
      qui dopo pane e zucchero…
      Che bel ricordo che hai condiviso!
      Mi sono immersa nella storia…
      Lo spirito di condivisione…
      Dello stare bene assieme…
      Il positivismo, il calore umano…
      Il sorriso.

    2. Chiara ha detto:

      Mi sono trovata io qui nello stesso modo in cui hai fatto tu! 🙂
      Anche io pane integrale, stavolta senza olio,
      che è sempre e comunque l’unico
      olio/grasso presente nella mia cucina,
      extra vergine di oliva e di buona qualità.
      E se, proprio quella volta tanto devo prendere lo zucchero
      integrale di canna.
      E soprattutto nessun prodotto animale in casa.

  2. Davide ha detto:

    Si Vabbeh però.. il calore il sapore di una volta e poi olio extravergine pane integrale e zucchero di canna ma niente ricorda niente di quel sapore di una volta. Pane cafone ( meglio ancora del giorno prima) olio normale e zucchero questo si che ti ricorda qualcosa

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