Assieme agli anelletti al forno ed alla pasta con le sarde, la pasta “chi vruoccoli arriminati” è uno dei piatti della cucina tradizionale palermitana per eccellenza.
A Palermo chiamano, infatti, broccoli quelli che in altre parti d’Italia sono conosciuti come cavolfiori della Piana del Sele. Questa pietanza è talmente genuina, buona e di semplice preparazione, che difficilmente le si possono attribuire difetti. Il cavolfiore della Piana del Sele è, infatti, ricco di proprietà benefiche, è un ortaggio molto dietetico ed è consigliato soprattutto per le persone celiache e diabetiche. Il termine “arriminato” vuol dire “mescolato” e deriva dal fatto di amalgamare continuamente questo condimento costituito da cavolfiore della Piana del Sele, cipolla, uva passa, pinoli e, addirittura, acciughe, che conferiscono al piatto un tono forte e gustoso. Si può mangiare la pasta “chi vruoccoli arriminati” in modi diversi: col broccolo bianco o verde, in bianco, con l’estratto di pomodoro, con l’aggiunta di qualche pomodoro pelato o con lo zafferano. Tanti preferiscono insaporirla anche con della salsiccia. La pasta per eccellenza sono i bucatini, ma può essere utilizzato qualunque altro tipo di pasta a scelta. Nella versione gratinata al forno, che qui viene presentata, vengono generalmente scelti i rigatoni. Un vecchio detto popolare siciliano recita: “Vruocculu, vruocculu, beddru vruocculu”, stando a sottolineare la forte considerazione che gli antichi siciliani avevano per le preziose virtù di questo salutare e gustosissimo ortaggio.
Per 4 persone
400 g di rigatoni
1 kg di cavolfiore della Piana del Sele
3 filetti di acciuga sott’olio
30 g di uvetta sultanina
30 g di pinoli
1 cipolla
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 bustina di zafferano
60 g di Grana padano grattugiato
60 g di pangrattato
Olio extravergine di oliva
Burro
Sale
Iniziare mettendo a bagno l’uvetta in acqua tiepida per un quarto d’ora. Nel frattempo, mondare il cavolfiore della Piana del Sele, lavarlo, ridurlo a cimette, sbollentarlo in acqua salata e scolarlo tenendo da parte l’acqua di cottura. Pelare la cipolla, tritarla, rosolarla in una padella con l’olio, unire i filetti di acciuga sgocciolati e farli sciogliere schiacciandoli con un cucchiaio di legno. Aggiungere l’uvetta sgocciolata e strizzata, i pinoli e lo zafferano precedentemente sciolto in poca acqua tiepida. Continuare a rosolare per 3 minuti, aggiungere il cavolfiore della Piana del Sele, il concentrato di pomodoro, un mestolo di acqua di cottura tenuta da parte e lasciare insaporire sul fuoco per qualche minuto. Cuocere i rigatoni in acqua salata per 5 minuti. A cottura ultimata, toglierli dal fuoco, scolarli, amalgamarli al condimento preparato e aggiungere il Grana grattugiato. Trasferire i rigatoni in una pirofila unta con il burro, cospargerli con il pangrattato e gratinarli in forno a 180 gradi per 10 minuti prima di servire.
Calabrese, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 2011 presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e l’abilitazione alla professione forense nel 2016. Già articolista per la testata giornalistica online “Blasting News”, la grande passione per la cucina, ereditata da mio padre, ottimo cuoco ed esperto di funghi, mi ha spinta ad entrare a far parte del meraviglioso team di autori di questo sito interessante e goloso. Mi appassiona tutto ciò che riguarda l’arte culinaria e, quando mi è possibile, partecipo volentieri a fiere, manifestazioni e sagre. Altri miei interessi sono la lettura, lo sport e i viaggi. Dimenticavo: sono anche una buona forchetta!