Oggi per la pizza del sabato ci manteniamo su un nome storico della pizzeria napoletana:
Antonio Starita
Il rinnovato ed ampliato locale di Don Antonio a Materdei, dove coadiuvato dal figlio Peppino propone la pizzeria napoletana tradizionale senza mediazioni, è noto in tutto il mondo per essere uno dei templi della pizza napoletana.
Ovviamente, nel proporvi questo appuntamento molti di voi saranno corsi con la propria mente alla mitica montanara ripassata in forno che tanto ha reso ulteriormente famosa la Pizzeria Starita.
Ma noi che siamo dei fervidi sostenitori del fatto che gourmet a Napoli è una parola demodé in quanto i napoletani e i pizzaioli napoletani sono gourmet da sempre, stavolta abbiamo puntato su una creazione di Don Antonio di qualche tempo fa, realizzata per il noto show televisivo condotto da Bruno Vespa a seguito della sua partecipazione ad esso.
La “Porta a Porta”, è un doppio ripieno con in una parte ricotta, nell’altra i friarielli (broccoli di rapa stufati in padella con aglio e peperoncino) e nel mezzo mozzarella di bufala, pomodorini del piennolo, pecorino romano e olio extravergine di oliva.
Inutile tentare semplici “analisi logiche” di una pizza che già nei suoi ingredienti racchiude tutta la napoletanità. Non vi resta che andare da Starita e ordinarla mostrando la foto qui del sito.
Pizzeria Starita a Materdei
Via Materdei, 27
Napoli
Tel. 081 557 3682
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.