Pizzeria da Carminuccio (a Mariconda) – Incontro con la Storia

Carminuccio

A Salerno la pizza sta vivendo un boom con la nuova scuola sia in città che in provincia. Si sta riducendo il gap con le più forti Napoli e Caserta, studio nuovi impasti topping moderni si è imboccata la strada della qualità.

In tutto questa crescita, ferma un salernitano e chiedigli “Qual è la pizza più buona di Salerno?” e ti risponderà immancabilmente “Carminuccio ‘o zuzzus” ovvero Carmine Donadio, con la sua pizzeria a Mariconda quartiere periferico di Salerno.

Nomignolo poco lusinghiero, che afferisce esclusivamente al locale decisamente spartano, al servizio inesistente e alla mise en place che si riduce ad un foglio di carta oleata dove viene servita la pizza opportunamente tagliata. Si sceglie la pizza (la leggendaria Carminuccio imprescindibile) si paga e si attende che venga servito il proprio numero in pochi minuti. Al forno troviamo un team di ragazzi che ci sanno fare.

Qui il tempo si è volutamente fermato, arrivi e non trovi neppure un’insegna, da fuori potrebbe sembrare qualsiasi cosa anche un ortofrutta come un venditore di panini da strada con la sua copertura.

Non c’è l’insegna ma c’è lui, Carmine Donadio che siede fuori su una sedia di plastica fumando la sua sigaretta in piena tranquillità.

Classe 1937 è entrato nella leggenda per aver creato la pizza alla Carmine ovvero Carminuccio, una pizza così iconica e leggendaria che viene universalmente riconosciuta come LA pizza salernitana. Tanti omaggi, perfino negli States ma siamo qui per l’originale.

Carminuccio

Pizza che nasce “ufficiosamente” nel 1967, Carmine volle provare a fare una pizza che rispecchiasse il suo gusto per allontanarsi dalla solita margherita, trovando inizialmente diffidenza da parte del ristoratore presso cui lavorava. Nel 1971 la presentazione al pubblico, il boom e l’immediato successo e l’inevitabile eco il cui riverbero è percepibile ancora oggi.

Carminuccio

Pomodoro, formaggio, pancetta e basilico. A richiesta ma ci sta benissimo, del peperoncino.

La porto al tavolo ed è talmente tanta la voglia di approcciarmi a questo piccolo capolavoro che tempo di fare un paio di scatti e porto immediatamente la prima fetta alla bocca. Mi ustiono inevitabilmente il palato ma che sapore! La commistione del grasso sciolto rilasciato dalla pancetta con la leggera sapidità del formaggio, la giusta acidità del pomodoro e il peperoncino che emerge a folate. Che bontà! L’impasto è morbido, assomiglia ad una napoletana di provincia senza avere quel cornicione antipaticamente croccante. Resta morbido pur subendo una cottura leggermente prolungata (ho quantificato in due minuti contro i 90 secondi massimi del disciplinare per la pizza napoletana). Buona, Buonissima. Così buona che le fette vanno via troppo velocemente. Per 6 euro si ha un compendio di cosa significa pizza a Salerno. Davvero un’esperienza!

La mia curiosità mi porta a provare altro, opto per una bianca una 4 formaggi:

Carminuccio

Costa quanto una Carminuccio, ma questo è un mero dettaglio. In realizzazione mi convinceva poco per la crema di formaggi piuttosto blanda posta come condimento, fior di latte e gorgonzola appena accennato. Non ha un grosso profumo e al morso non rilascia quasi niente. Un passaggio a vuoto, ci può stare.

Dovendo ridare soddisfazione al palato e chiudere in bellezza, vado sul mio porto sicuro la marinara che qui chiamano napoletana

Carminuccio

Pomodoro, aglio tagliato finemente, olio, origano. Che più semplice non si può e ti rendi conto che davvero per quanti abbinamenti si possano creare resta questo il sapore che ognuno si aspetta di trovare quando mangia una pizza. La mangio e sono contento, metto la 4 formaggi sullo sfondo e sorrido della bella serata passata in un locale che è l’equivalente di Michele a Napoli per storia e sentimento popolare.

Prima di andare scambio due chiacchiere con Carmine che è un fiume di curiosità, storie, schegge apparentemente scollegate. Mi dice del rammarico di non aver brevettato una pizza così che, con la scusa dell’omaggio è stata copiata e venduta con evidenti profitti un po’ ovunque.

Vorrebbe farlo oggi dando la ricetta con una sorta di licenza di utilizzo, adesivi e vetrofanie “mi danno un tot. al mese e vanno bene loro!”

Che è stata apprezzata finanche dal Papa!

Poi recupera dal cassetto un foglietto scritto a penna portandomi dei calcoli economici in merito ai danni che il calcio arreca alle attività commerciali, in particolari quelle ristorative. Numeri in cui mi perdo (la matematica non sarà mai il mio mestiere).

Gli chiedo da appassionato e curioso dell’impasto e non si sbottona nemmeno un po’ ma in compenso mi mostra le impastatrici, il giardino che è anche il retro di casa sua e l’altra sala. Aneddoti che mi s’intrecciano nella mente e mi gonfiano il cuore.

Vado via salutando, consapevole che stasera ho sia mangiato che vissuto la Storia.

Pizzeria CARMINUCCIO A MARICONDA – Via Picenza, 117 Salerno – Tel. 089.330021
Aperto: tutti i giorni dalle 19:30 alle 24:00

Parcheggio: In strada – Asporto: sì – Consegne:

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