Radici del sud, un viaggio lungo 20 anni tra cantine, storie e territori
La XX edizione di Radici del Sud si è tenuta dal 4 al 9 giugno 2025, segnando un traguardo importante per l’evento dedicato alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e dell’agroalimentare del Mezzogiorno. Per celebrare i vent’anni di attività la manifestazione ha inaugurato una nuova sede: l’ex Distilleria Paolo Cassano di Gioia del Colle (BA), un edificio storico recentemente ristrutturato e scelto per la sua capienza, il valore simbolico e la naturale vocazione culturale.
Anche quest’anno Radici del Sud ha ospitato una selezione di giornalisti, wine writer, buyer e importatori internazionali, offrendo loro un’occasione di confronto diretto con i produttori del Sud Italia. Come da tradizione il programma ha proposto una formula che ha incluso visite nei territori di produzione, degustazioni guidate, incontri B2B tra aziende e operatori del settore, momenti di approfondimento e il concorso enologico (suddiviso per vitigno) che ogni anno restituisce una interessante osservazione della qualità e delle tendenze nel panorama vitivinicolo meridionale. Radici del Sud continua così la sua missione: far emergere la ricchezza dei vitigni autoctoni, sostenere l’identità produttiva delle aziende del Sud e creare occasioni concrete di dialogo con i mercati esteri. A vent’anni dalla sua nascita, l’evento dimostra di essere fedele al suo obiettivo originario: costruire un racconto autorevole e riconoscibile del vino e dell’olio del Mezzogiorno d’Italia.

Wine Taste
Igt Murgia Bianco 2424 – Apriti Cielo – Agricole Pietraventosa
(Malvasia 50% Minutolo 50% – vol. 12.5)
Luminosità calda tra paglierino e grano scaldato al sole. Si apre su note aromatiche di pesca nettarina e frutta dolce seguite da ricordi floreali, prato appena falciato, camomilla e margherite. Al sorso, un elegante accenno di pietra focaia e una freschezza ben dosata sfumano in una chiusura vibrante e armoniosa. Equilibrato, espressivo, dal fascino inconfondibile. Un bianco che racconta identità, territorio e una firma coerente.
Igp Puglia Bianco 2024 – Cretaceo – Cantina Curtomartino
(Minutolo 100% – vol. 12.5)
Il processo di vinificazione è studiato per mantenere intatta la purezza e la complessità delle uve. Dopo un periodo di quasi 4 mesi su lieviti fini e batonnage, il vino si presenta elegante e strutturato. L’aromaticità del vitigno trova piena espressione nella degustazione: nel calice i riflessi paglierini anticipano un bouquet intenso: fiori bianchi, frutta esotica matura e un sottile tocco minerale. Il gusto fresco, bilanciato e avvolgente migliora la tipicità varietale ed esalta il tratto distintivo dello stile di produzione.
Igt Isola dei Nuraghi 2024 – Passito – Cantina La Giara
(Nasco – Malvasia- Moscato – vol. 13.5)
Prodotto da uve aromatiche appassite in pianta di Nasco, Malvasia e Moscato raccolte da vecchi vigneti collinari. Nel calice il suo giallo oro è luminoso e intenso. Alle note agrumate di scorza d’arancia candita e mandarino seguono i fiori d’arancio e di zagara, mandorla dolce e miele d’acacia. Al gusto affiorano l’albicocca disidratata e fichi secchi. È morbido e armonico con una dolcezza ben calibrata. La sua appagante freschezza sostiene il vino e ne allunga la persistenza. Chiude elegante con un rimando alla macchia mediterranea.

Foto credits: Radici del sud


