Reboro. Territorio & Passione

Fabiana Romanutti
Reboro. Territorio & Passione

Reboro. Territorio & Passione

Il 24 e 25 ottobre 2025 si celebra un’orgogliosa storia trentina in cui trova le sue radici il Reboro, un  vino di alto lignaggio, frutto di  un appassimento dell’uva fino al tardo novembre sfruttando, come avviene per il Vino Santo, l’Ora del Garda.

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Un prodotto unico che  nasce da un progetto condiviso tra i vignaioli della Valle dei Laghi  in Trentino.  

Un vino dal grande potenziale sia perchè parte da un’ottima uva  sia perchè si presta a grandi invecchiamenti che lo fanno diventare  un vino con una forte impronta di riconoscibilità. 

I grappoli vengono lasciati appassire fino a novembre inoltrato e dopo la vinificazione il vino viene lasciato maturare per tre anni in botti di rovere.

Si dà così il via a un processo di  maturazione che porta ad un vino morbido ed elegante, che assume un colore porpora con riflessi dorati.

I profumi sanno di frutta matura, di amarena, abbinato alle note eteree dell’appassimento.

Il Reboro viene prodotto con il vitigno Rebo, un vitigno veramente locale, perchè frutto dell’incrocio tra il fiore del Teroldego e quello del Merlot.

Un incrocio realizzato oltre 70 anni fa da Rebo Rigotti, genetista e agronomo nato a Padergnone (proprio in valle dei Laghi) e per anni presidente dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige.

Reboro-Territorio---passione-2025
Reboro-Territorio—passione-2025

Per l’edizione 2025 i Vignaioli del Vino Santo Trentino ospitano la Toscana, precisamente la zona del Chianti.

Sarà infatti il Chianti Classico, rappresentato dall’associazione Greve in Chianti, il protagonista del gemellaggio 2025.

Un gemellaggio tra due terre, il Trentino e la Toscana, unite da antiche tradizioni che resistono nel tempo.

Il programma enoico e di scoperta del territorio è davvero ricco e articolato.

Vi segnalo l’appuntamento di sabato 25 ottobre che sottolinea anche i legami con il cibo.

Dalle 11,30 nella Casa Caveau del Vino Santo, Padergnone, si va a tavola con il Reboro, il Chianti Classico e i cuochi dell’Alleanza Slow Food.

logo Alleanza Slow Food dei Cuochi
logo Alleanza Slow Food dei Cuochi

Una degustazione in dialogo con Slow Food e con i cuochi dell’Alleanza, per scoprire il valore del cibo buono, pulito e giusto e l’importanza di custodire la biodiversità.

Il cuoco dell’Alleanza Slow Food Fiorenzo Varesco, proporrà un assaggio di due piatti realizzati combinando olio extravergine di oliva, carne salada, noci del Bleggio, marroni di Drena e formaggi – protagonisti del Mese del Gusto.

A chiudere l’esperienza un dolce.

In abbinamento i vini protagonisti della manifestazione: Reboro e Chianti Classico.

informazioni sul sito: www.vinosantotrentino.it

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Friulana di nascita, triestina di adozione. Quanto basta per conoscere da vicino la realtà di una regione dal nome doppio, Friuli e Venezia Giulia. Di un'età tale da poter considerare la cucina della memoria come la cucina concreta della sua infanzia, ma curiosa quanto basta per lasciarsi affascinare da tutte le nuove proposte gourmettare. Studi di filosofia e di storia l'hanno spinta all'approfondimento e della divulgazione. Lettrice accanita quanto basta da scoprire nei libri la seduzione di piatti e ricette. Infine ha deciso di fare un giornale che racconti quello che a lei piacerebbe leggere. Così è nato q.b. Quanto basta, appunto.
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