Borgo delle oche. Quella volta che conobbi il Refosco dal peduncolo rosso.

Ho regalato a mio marito uno Smartbox, per il suo compleanno. E’ un cofanetto che permette di fare piccoli o grandi viaggi in una località a scelta tra centinaia, per due persone e per due o più giorni.
Noi ne abbiamo usufruito per visitare delle cantine vinicole in Friuli e nella zona del Carso.
Tra le nostre tappe turistiche e su consiglio della proprietaria dell’agriturismo che ci ospitava, ci siamo imbattuti nell’Azienda Agricola Borgo delle Oche, in quel di Valvasone, in provincia di Pordenone.
Subito siamo rimasti affascinati da questo borgo medievale. L’azienda è strettamente familiare e su 10 ettari di terreno produce dei prodotti degni di nota, dal Traminer al Pinot Grigio, dal Merlot al Refosco dal Peduncolo Rosso.
E’ appunto di quest’ultimo di cui voglio scrivere.
Sulle guide enologiche sono nominati il Lupi e Terrae, lo Svual, il Pinot Grigio, il Traminer ed il Brut Terra e Cielo, ma non viene menzionato il Refosco dal Peduncolo Rosso!!!
Eppure è un vino eccellente, degno di rispetto. Si chiama in questo modo per il colore rosso del peduncolo nel momento della maturazione e, si differenzia dalle altre tipologie di Refoschi in quanto si avvicina ad altri vitigni come il Corvina, il Primitivo, il Piculit ed il Pinot Nero.
Le sue uve producono un nettare inconfondibile, tra le sue peculiarità c’è quel retrogusto di pepe e frutti di bosco.
Le viti poggiano su terreno acciottolato (proprio composto da sassi!), difficile credere che si possa coltivare qualcosa, eppure su di esso viene prodotto un grappolo medio-grande con acini distanziati che permettono una certa areazione (così evitano la formazione di muffa e la colonizzazione di insetti), pruinosi dalla buccia sottile e violacea con riflessi blu.
Il vino ha un colore rosso rubino-cupo e con gli anni tende ad essere sempre più intenso.
L’uva viene posta prima in vasche d’acciaio per 5 giorni a bassa temperatura per estrarne le sostanza aromatiche, poi viene fatta fermentare con una mescolatura soffice; una piccola percentuale viene affinata in barriques di secondo passaggio e un’altra piccola quantità è fatta appassire.
Infine si termina la vinificazione in tini aperti per due settimane.
Come anticipato, il profumo è intenso, che richiama al di pepe, ai frutti di bosco (mi riesce pure di pensare a cannella e caffè), ma anche fresco e tanninico.
Il gusto è pieno, tondo, in una parola: completo; ha una propria armonia di sapori senza stancare, anzi.
Questa sua corposità è alleggerita dalla freschezza di sentori, rendendolo unico tra le varietà di Refoschi.
Malgrado la complessità dei sapori è un vino facile a bersi per il suo grande equilibrio. Per gustarlo al meglio si consiglia l’abbinamento con carni rosse, stufati e formaggi stagionati (io l’ho particolarmente apprezzato anche con pasta al forno di besciamella e porcini!!!)
Solitamente è una vite che cresce nella zona istriana, vicino al mare e su terreni sabbiosi-argillosi, con correnti salmastre. Personalmente non ho avuto ancora la possibilità di degustare un Refosco dal Peduncolo Rosso di questi territori, ho assaggiato ed apprezzato quello del Borgo delle Oche, che ho subito voluto nella mia enoteca (insieme agli altri loro prodotti) e la mia clientela ne è stata molto soddisfatta, tanto che in pochi giorni ho dovuto fare un nuovo ordine!!!
Parlando telefonicamente con Luisa Menini, la proprietaria, mi comunica che, se può interessarmi, questo loro vino (ricordo, non nominato nelle varie guide) ha appena raggiunto un punteggio di 17/20 sulla Guida Espresso!!!
Nicola Pittini, enologo e marito di Luisa, ha creato un vino eccellente, in grado di rappresentare il loro territorio e la sua popolazione, ritrosa (forse) ma salda e che riscalda.

BORGO DELLE OCHE
Borgo Alpi, 5
Valvasone (PN)
Tel. 0434 840640
di Isabella Monguzzi
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