Rosati in terra di Rosati giunge quest’anno alla sua 26ma edizione, dopo il grande successo dello scorso anno ritorniamo a Barletta: dal 23 al 25 Giugno.
Ben 100 Rosati delle migliori cantine di Puglia in degustazione con i banchi di assaggio con i Sommelier dell’Ais Puglia, scopri le differenze tra un vitigno e l’altro, tra un territorio e l’altro delle Puglie, dal Gargano al Salento, passando per la Murgia, Valle d’Itria e il Tarantino, potrai assaggiare:
- AGLIANICO
- BOMBINO NERO
- MALVASIA NERA DI BRINDISI E DI LECCE
- MONTEPULCIANO
- NEGROAMARO
- PRIMITIVO DI MANDURIA
- PRIMITIVO DI GIOIA
- SUSUMANIELLO
- UVA DI TROIA
potrai con il tuo voto selezionare il miglior rosato dell’anno per il pubblico di appassionati come te!
SHOW COOKING E PRODUTTORI TIPICI PER DELIZIARE IL TUO PALATO E SCOPRIRE I MIGLIORI ABBINAMENTI
VENERDÌ 23 – SABATO 24 – DOMENICA 25 GIUGNO AL CASTELLO DI BARLETTA (orario 18-24)
INCLUSO NEL BIGLIETTO AVRAI
– degustazione libera dei Rosati partecipanti
– bicchiere da degustazione tecnico Inao + sacca portabicchiere (rimangono a Te!)
– degustazione libera degli Oli Evo in degustazione al OIL BAR
– ingresso al Castello di sera
– ingresso alla Pinacoteca e al Museo di Federico II
– Show Cooking con famosi chef Pugliesi e non solo presentano Nick Difino – reporter gastronomico e conduttore TV di Telenorba & FIORELLA PERRONE del Gambero Rosso con lo special Guest Dino Perrone
– accesso al mercatino dei produttori del Buona Puglia Food Festival sempre nel castello dove potrai assaggiare ed abbinare le eccellenze Pugliesi della Buona Puglia con 50 produttori e le loro specialità (il cibo è da da acquistare a parte, non incluso nel ticket di ingresso)
– ingresso alle mostre d’arte del maestro Paolo De Santoli
LUNEDI 26 GIUGNO 2023
CENA DI GALA “CON LE STELLE NEL CASTELLO”
10 tra i migliori chef di Puglia cucinano piatti deliziosi per te e intanto show con la premiazione dei 6 migliori Rosati dell’edizione 2023 !
ingresso € 120 a testa
CREDI ANCORA CHE IL ROSATO SIA UN MIX TRA VINO BIANCO E VINO ROSSO?? MA CERTO CHE NO!!
Ecco come nasce veramente il vino Rosato di Puglia:
anzitutto devi sapere che è uno dei vini più complessi delle nostre produzioni e che in particolare, proprio in Puglia vi sono tutte le condizioni dai vitigni, ai terreni, alle temperature, e ovviamente alla storia enologica della nostra terra e dei nostri enologi e contadini: ecco perché il nostro Rosato è da sempre considerato tra i migliori del mondo, ed ecco perché si abbina perfettamente con la nostra gastronomia tradizionale specialmente quella estiva!
Le fasi chiave della vinificazione in rosato
Diciamolo subito a scanso di equivoci: il rosato, quello vero, non nasce da una miscela di vino rosso e di vino bianco, bensì da una precisa tecnica di vinificazione, che consiste nel limitare la fase di macerazione, cioè quella fase in cui le vinacce sono a contatto con il mosto.
La fase preparatoria del mosto, in un vino rosato, è del tutto simile a quella della vinificazione in rosso. Una volta raccolta l’uva, questa viene immediatamente trasferita in cantina dove viene sottoposta a diraspatura e pigiatura. Queste due operazioni meccaniche permettono di ottenere il mosto, un liquido denso e torbido, che è composto dalla polpa degli acini schiacciati, dalle bucce e dai vinaccioli. In questa fase si deve prestare particolare attenzione allo schiacciamento degli acini, in quanto la loro rottura potrebbe provocare la fuoriuscita del tannino, poco adatto a questo tipo di vino.
Breve macerazione delle vinacce
La durata della macerazione è il “freno” su cui agire per ottenere un vino rosato, fermando il trasferimento delle sostanze coloranti dalle bucce al mosto prima che lo facciano diventare un vino rosso.
Solitamente, in un vino rosso, le vinacce stanno a contatto con il mosto per una o due settimane, ma nel rosato questo periodo si riduce da poche ore e fino a un massimo di due giorni. A seconda della durata della macerazione, si potranno ottenere intensità diverse, dal rosa pallido fino al rosa molto intenso, tanto da ricordare un rosso chiaro.
Separazione delle vinacce
La fase della macerazione nei vini rosati avviene prima che si innesti la fermentazione, al massimo 2 giorni dal momento in cui le uve sono state pressate. La separazione tra mosto e vinacce può avvenire in due modi: separando meccanicamente le vinacce dal mosto oppure utilizzando la tecnica del salasso.
Il seconda merita un po’ di attenzione, poiché è un po’ più particolare di una normale separazione: la tecnica del salasso consiste infatti nel prelevare una certa quantità di mosto dal contenitore dove si sta preparando un vino rosso, in genere il 20-30% del totale, e nel vinificarlo come se fosse un bianco. In questo modo si otterrà, da un lato, il mosto del vino rosato e, dall’altro lato, il mosto del vino rosso più concentrato in termini di aromi e polifenoli.
Fasi conclusive
Conclusasi la fase della macerazione e separazione dalla vinacce, la fermentazione del mosto avviene in contenitori in acciaio o vetroresina, raramente in legno, in maniera simile a quanto avviene nella vinificazione in bianco.
Una volta svinato, il vino è pronto per essere messo in vendita e bevuto; i rosati non sono infatti adatti né alla maturazione né all’affinamento in bottiglia, processi che ne altererebbero le caratteristiche di freschezza aromatica e di acidità. In linea generale, è preferibile consumare i rosati entro i primi due anni.
ORA CHE SAI TUTTI I SEGRETI PRODUTTIVI DEL VINO ROSATO, SEI PRONTO A DEGUSTARLI?