Sabatino Sirica. 80 anni tra passione e tradizione.

Sabatino Sirica. 80 anni tra passione e tradizione.

Se quel negozietto di riparatore di biciclette non fosse stato accanto ad una pasticceria, forse oggi Sabatino Sirica avrebbe festeggiato il suo ottantesimo compleanno da grande costruttore di bici da corsa ma tutti noi avremmo perso il piacere di avere ancora qui tra noi in ottima salute e pimpante come un giovanottino di 20 anni uno dei grandi pasticcieri della storia della Pasticceria Campana e nazionale.

Sabatino all’età di 13 anni fu accompagnato dal padre a cercare lavoro ed essendosi orientato per il riparatore di biciclette arrivò dove il padre aveva individuato una bottega dove poter andare a garzone come si era soliti fare nell’immediato dopoguerra.

Qui Sabatino però sentì i profumi della pasticceria accanto e disse al padre “vorrei impararmi pasticciere”.

Quello fu l’inizio, poi qualche anno dopo arrivò “Sgambati” una delle Pasticcerie più famose di Napoli. Lì Sabatino iniziò la sua vera carriera di pasticciere avendo la fortuna di operare in una delle ultime brigate di pasticceria napoletana esistenti.

Se proverete a chiedergli di aneddoti ve ne racconterà di divertenti e anche di crudi, di angherie subite dai superiori che all’epoca trasferivano il proprio sapere lasciando solo poco spazio per il “furto” di piccoli trucchi determinanti.

Le ricette non erano scritte da nessuna parte se non nella testa e, di conseguenza, nei gesti del pasticciere.

Qui da Sgambati nel lontano 1958 fu prodotto il primo lievitato realizzato in Campania. Un panettone per la precisione. E ciò fu possibile grazie all’arrivo in brigata di un pasticciere che proveniva dalla Alemagna di Milano, ancora allora indiscussa Patria del Panettone.

Chissà se quel pasticciere avrebbe mai dato il “la” a questa emigrazione al contrario di un dolce tradizionale lombardo sapendo che nel 2021 tutto il Podio di Re Panettone sarebbe andato a 3 campani. Ne dubito, francamente!

Nel tempo poi è arrivata la pasticceria di Sabatino e con lui tutta la pasticceria tradizionale negli anni ottanta si è arricchita di un dolce simbolo. La torta Crema chantilly e fragoline. Un dolce che oggi appare anche ordinario ma che all’epoca dai fatti fu letteralmente un terremoto nella pasticceria sino al punto da far chiamare Sabatino dalla società Calcio Napoli ed offrirgli la qualifica di Pasticciere del Napoli Calcio.

Questo titolo è rimasto saldo nelle sue mani per 30 lunghi anni sino a quando pressato da figli e nipoti ha dovuto lasciare.

Ma non vi aspettate un vecchietto decrepito.

Per amor del cielo.

Sabatino Sirica ancora fa progetti, è più che arzillo e se è di voglia tira anche la sfoglia delle sfogliatelle ricce a mano, perché il vero ingrediente che consiglierebbe ad un giovane oggi è solo quello. La passione.

Auguri Maestro Sabatino Sirica.

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